Sinossi *: “Il Confine di Brina” si basa sulla raccolta di testimonianze e narra la storia di persone coraggiose che hanno messo a repentaglio la propria vita per salvarne altre, gettando il cuore al di là dei confini. Maria Luisa Crosina, è una ricercatrice storica che scopre un fatto straordinario riguardante la propria famiglia: parte di essa riuscì a sfuggire alla Shoah scappando da Trieste.
Attraverso ricerche mirate, Maria Luisa rintraccia due anziane donne che confermano che don Pietro Cortiula, un sacerdote friulano, ha nascosto cinque membri della sua famiglia a Liariis, integrandoli nella comunità locale e nascondendone la vera identità. Il film si focalizza anche su altre storie di coraggiose azioni di salvataggio, come quelle degli alpinisti Ettore Castiglioni e Adamello Collini, che hanno aiutato dissidenti politici ed ebrei a superare i confini montani e del maresciallo dei carabinieri Bruno Pilat che riuscì a coprire la fuga da Aprica di 218 Ebrei.
Note:
COSA SUCCESSE L’OTTO SETTEMBRE 1943
L’italia stava pagando il pegno di scelte scellerate da parte del regime fascista. Dopo la firma dell’armistizio il 3 settembre (che verrà reso pubblico solo l’8 settembre) l’Italia si ritrova in una situazione di totale stallo. Dopo l’iniziale entusiasmo per la resa agli Alleati e il ritiro in primo luogo dalla coalizione con la Germania nazista, le situazioni precipitano. I tedeschi invadono l’Italia, portando a compimento anche qui il folle progetto di deportazione di ogni nemico politico, ebreo e chiunque fosse avverso al regime di Hitler.
Per un perseguitato la salvezza poteva passare attraverso due possibilità: nascondersi oppure fuggire in Svizzera.