LOCARNO 77 - "La Scomparsa di Bruno Breguet":
la storia di un giovane attivista
La Scomparsa di Bruno Breguet del regista ticinese
Olmo Cerri ripercorre il percorso di un giovane attivista ticinese che dal 1970, mosso dalla ricerca di giustizia sociale, intraprende un percorso attivo nell’ambito della militanza sfociato poi nella lotta armata. Poi dal 1995 scompare misteriosamente dalla scena.
Questa sua esperienza è raccontata in un libro autobiografico: "
La scuola dell’odio. Sette anni nelle prigioni israeliane". Quando il libro finisce nelle mani di
Olmo Cerri, il testo si trasforma in un interessante reportage e documento storico visivo.
Nel 1970 l’appena ventenne di
Minusio Bruno Breguet, allora iscritto al Liceo di Lugano, salpa su un traghetto per Haifa con l’intenzione di schierarsi con il Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina. Sotto la sua giacca pero’, nasconde una cintura piena di esplosivi. Viene quindi arrestato in territorio israeliano e incarcerato. Il giovane ticinese trascorrerà 7 anni nelle prigioni israeliane, su una pena totale da scontare di 15 anni.
Il documentario scandisce due fasi ben precise: l’inizio della militanza fino ad arrivare alla trasformazione in terrorismo. La voce narrante dello stesso regista ci porta dal Ticino ad Israele passando per Parigi e la Grecia, attraverso l’ausilio di filmati d’archivio con ricerche e testimonianze di amici di Breguet, anch’essi militanti. Ma riesce anche a proporci un bel confronto con il militantismo di oggi, con un lucido sguardo, dalle battaglie per il clima alla difesa degli spazi autogestiti.
“
Cosa sei disposto a fare per cambiare il mondo?”, che è anche il sottotitolo del documentario. Sono le scelte, alquanto complicate di Breguet che il regista riesce molto bene ad esporre. Attraverso un’incursione storica tra il ‘68 e gli anni a seguire, dove la protesta era in ebollizione con un clima di rivolta pressoché ovunque. Breguet ha però portato questa rivolta un passo oltre, decidendo di partire ed andare ad aiutare i palestinesi.
Una vicenda dimenticata dove il regista ha il pregio di riportare alla luce, attraverso riflessioni di alcuni esperti, un’inchiesta non solo storica ma soprattutto esistenziale. Sul senso della militanza, dei suoi limiti e dei suoi risvolti nell’opinione pubblica.
13/08/2024, 14:37
Luca Corbellini