Mario Canale ed Enzo Monteleone omaggiano il loro collega
Carlo Mazzacurati con un documentario semplice e lineare, che ne ripercorre la carriera attraverso molti spezzoni dai film, tante interviste da lui rilasciate nel tempo e le considerazioni di attori, attrici e di alcune persone con cui ha lavorato. Sono passati già oltre dieci anni (era il 22 gennaio del 2014) da quando il regista padovana ci ha lasciato, troppo presto per la sua età (non aveva neanche 58 anni) e anche per il suo cinema, che opera dopo opera aveva saputo - fin dall'esordio, l'acclamato "Notte italiana" del 1987 - definire l'autore nella sua unicità e peculiarità.
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Carlo Mazzacurati - Una certa idea di cinema" è un documento prezioso proprio perché i due registi si mettono al servizio di un racconto che va condiviso ed esteso il più possibile: il rischio che un autore elegante e autoironico, geograficamente defilato ma capace di diventare il cantore della sua terra, possa essere un po' dimenticato esiste e il plauso a Canale e Monteleone è quindi doppio.
"Attraverso le sue parole raccolte in una lunga intervista, materiali di repertorio inediti e testimonianze di chi gli fu vicino, entriamo nel suo mondo, nel suo modo di fare cinema, nelle sue storie di eterni perdenti raccontate sempre con attenzione e partecipazione", hanno spiegato gli autori.
Tanti i film che viene voglia di (ri)vedere (alcuni ormai di difficile reperibilità, la speranza è che questo lavoro serva anche a renderli visibili), tanti i bellissimi ricordi di chi lo ha accompagnato: da Nanni Moretti (che ne produsse l'esordio e lo ha spesso chiamato come attore nei suoi progetti) all'amico di una vita Roberto Citran, da Bentivoglio e Albanese a tanti altri.
Un filo di commozione, pensando a quanto manca al nostro cinema l'autore veneto, sarà inevitabile.
30/08/2024, 17:15
Carlo Griseri