Note di regia di "San Sisto il Quartiere. Paese dei Baci"
Ascoltare i cittadini, ascoltare i luoghi. Questo l’incipit della ricerca sul campo che prende le mosse dal coinvolgimento, da parte del capofila Consorzio ABN, dell’Accademia di Belle Arti “Pietro Vannucci” di Perugia all’interno del progetto S.C.O.S.S.A (Sistema Cultura Open San Sisto Arte) rivolto al “welfare culturale” dei residenti, la cui azione conclusiva è rappresentata dalla realizzazione e restituzione del film documentario San Sisto. Il quartiere-paese dei baci, il cui titolo riprende e parafrasa la definizione di “paese dei baci” nella canzone “Baciami” del gruppo indie locale Maurino e la sua Band che si riferisce ai noti cioccolatini prodotti nella zona sud, oltre la ferrovia, dagli anni Sessanta. Appare presto chiaro che per raccontare in profondità, e non solo mostrare, da dentro un luogo abitato da quindicimila persone andava trovata una chiave che non fosse soltanto visuale ma anche aurale, ovvero che si potesse procedere secondo un doppio binario, da una parte la mappatura acustica dei luoghi, dall’altra parte una ricognizione tramite un campione iniziale di trenta cittadini da intervistare (secondo uno schema semistrutturato), restando in ascolto rispetto a nuovi incontri che si potessero fare strada facendo. Da queste premesse è partito il Laboratorio AmMappa 2023-24 che ha visto muoversi due troupe (audio e video) all’unisono durante le interviste e in maniera separata per altre fasi di documentazione (anche di paesaggio sonoro notturno). Una terza troupe era quella dedicata alle riprese con il drone, usate soprattutto per leggere la forma urbana del quartiere. Gli allievi del biennio di Brand Design dei territori coinvolti hanno scelto in quali gruppi di lavoro partecipare (fotografia, video, audio e grafica) muovendosi in parte con i docenti e in parte in autonomia, durante una decina di giorni di lavoro intensivo nel maggio 2023 che ha portato alla prima restituzione al Teatro Brecht di San Sisto. Da quel momento, tranne alcune integrazioni della documentazione come quella del Carnevale 2024, è partita una fase di selezione e di riorganizzazione a posteriori dei materiali che ha portato alla struttura a ‘diario’ del film (simmetrica a quella del volume a corredo del progetto edito da Viaindustriae) suddivisa nelle giornate principali di lavorazione da Giorno 1 a Giorno 7. La regia (seguita in particolare da Moreno Barboni e Davide Vasta) è stata connotata più possibile da una dimensione collettiva e si è perciò strettamente intrecciata con il field recording, con il sound design (seguiti da Nicola Fumo Frattegiani), con le musiche originali e i suoni (elaborati da Federico Ortica), proseguendo un metodo laboratoriale che potrebbe vedere applicazione in altri contesti simili a quello di San Sisto, dove la pratica dell’ascolto ha messo in evidenza come i suoi cittadini non accettino l’accezione negativa di periferia, volendo ritrovare una misura di quartiere-paese tra le complessità e le problematiche esistenti.
Moreno Barboni,
Nicola Fumo Frattegiani,
Federico Ortica e
Davide Vasta