Note di regia de "Il Santo di Carne"
Alfonso Maria de’ Liguori, santo e dottore della Chiesa, ha meriti teologici importanti. Maestro di vita spiritua- le per tutti, soprattutto per i più semplici, dedica gran parte della sua vita alla stesura di molti scritti, tra i quali spiccano - oltre alla monumentale Teologia Morale - alcuni testi di immediata lettura, sono dei classici della spiritualità cristiana. Nel “secolo dei lumi” si è diusa un’interpretazione molto rigorista della vita morale, anche a motivo della mentalità giansenista, che anzi che alimentare la ducia e la speranza nella misericordia di Dio, fomenta la Paura e presenta il volto di Dio arcigno e severo ben lontano da quello rivelato da Gesù. Nella sua teologia, squisitamente mariana, propone una sintesi equilibrata e convincente tra le esigenze della legge di Dio, scolpita nei cuori dei fedeli e interpretata dalla Chiesa, e i dinamismi della coscienza e della libertà dell’uomo che proprio nell’adesione alla verità e al bene permettono la maturazione e la realizzazione della persona. Alfonso si è da sempre impegnato alla formazione religiosa del popolo, utilizzando il loro linguaggio, vivendo con semplicità la sua missione. Alfonso contribuisce a plasmare la spiritualità popolare degli ultimi due secoli e questo suo immenso merito è, purtroppo, spesso dimenticato. Ma Alfonso è anche oratore delle parole e della musica di uno dei canti popolari natalizi più conosciuti al mondo “Tu scendi dalle stelle”, denito da Giuseppe Verdi “la canzone senza la quale Natale non sarebbe Natale” ed eseguita ed arrangiata dai più importanti esponenti della canzone da Mina a Luciano Pavarotti, da Enzo Avitabile ad Andrea Bocelli. “Tu scendi dalle stelle”, in italiano, e “Quanno nascette Ninno” in napoletano chiamata anche con il nome di “Pastorale”, scritte da Alfonso, è conosciuta a tutti e in tutto il mondo. Questo lm nasce dall’esigenza prioritaria, dalla volontà di far conoscere Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, il suo operato e il suo testamento teologico e spirituale a partire da quella canzone che tutti quanti noi conoscia- mo, che appartiene all’immaginario di tutti, che conserviamo nel cassetto delle emozioni legati al giorno più Santo dell’anno.
Il racconto è diviso in 7 capitoli: L’uomo, Il Sacerdote Missionario, Il Teologo Nuovo, L’Artista, Il Vescovo, L’Umorista e Il Mentore. “L’uomo” è l’atto dedicato all’infanzia del De’ Liguori, fatta di vocazione artistica e spirituale ma anche da una chiara volontà di difendere la giustizia in terra come avvocato delle sole giuste cause. “Il Sacerdote Missionario” è lo spazio dedicato all’abbandono del tribunale per il saio, ai conitti con la fami- glia per aver scelto questa strada ed alla sua attività di missionario da cui nascono le case Redentoriste attive tutt’oggi. “Il Teologo Nuovo” è il capitolo che racconta delle opere di benecenza del De’ Liguori fatte per il clero e per le anime semplici, alle quali si dedicherà completamente, attraverso atteggiamenti del tutto nuovi per il suo tempo. “L’Artista” è la parte del doculm in cui si parla delle numerose abilità del De’ Liguori: musicista, poeta e pit- tore. “Il Vescovo” è la ne del viaggio di un uomo che si è vestito da Vescovo contro la sua volontà per rispondere al volere del Papa e del popolo, che ancora oggi con amore lo ricorda. “L’Umorista” è il momento in cui si parla della vera essenza del Santo, del suo spirito e della sua visione della vita. “Il Mentore” è la chiusura del racconto di un Santo che ha avuto la capacità di ispirare le persone di tutto il mondo ad innamorarsi di Dio. Ogni capitolo è avvolto da continue ricostruzioni storiche, attraverso il lavoro sapiente di costumista e sce- nografo e dell’intera crew tecnica 100% campana chiamata a collaborare al progetto, intervallate da intervi- ste ad un musicista, un pittore, un giurista, un professore di storia, uno studente, un prete, una suora ed un vescovo, un coro di voci appartenenti a personalità diverse ed all’apparenza inconciliabili.
Giuseppe Alessio Nuzzo