ORO E CONTANTI - "Il mio corto tra comico e dramma"
Mercoledì 20 novembre alle ore 21 al cineteatro Baretti di Torino verrà presentato il cortometraggio
"Oro e Contanti" di Luca Buzzi Reschini, interpretato da Andrea Fuorto, Davide Iachini e Federico Mainardi, prodotto da Valentina Noya, Luciana Dedola per l'Associazione Museo Nazionale del Cinema e Notte Americana.
Luca, il corto è sempre in bilico tra commedia e dramma.
Quella era la mia intenzione iniziale, far convivere il realismo e l'assurdo, commedia e dramma. Volevo raccontare storie di una tipologia di personaggi visti fin troppo nel nostro cinema, quella dei criminalotti di periferia o di provincia, ma vista in modo diverso: la loro mancanza di possibilità che è anche ambizione cieca, la sincera necessità e voglia di rivalsa diventa incapacità di riconoscere l'altro e la realtà intorno a loro.
In fondo sono tre scappati di casa che si aiutano l'un l'altro all'inizio, hanno solo quello ma poi neanche più... Per me questo tipo di storie si concretizza in questo tipo di tono: io voglio qualcosa che tu hai e me lo prendo! Come ispirazione sicuramente ho avuto i film dei fratelli Coen, l'assurdità del dramma e la caratterizzazione dei personaggi del loro cinema.
Per me scrivere è il modo di affrontre la complessità che altrimenti non saprei gestire, e questa complessità per me è la parte più simile alla vita.
Quando e dove avete girato?
Abbiamo girato a giugno 2024, a Roma e dintorni. C'è una parte girata in una zona più residenziale, con ville, mentre l'inizio lo abbiamo girato a sud, verso Ostia, cercando un ambiente che trasmettesse desolazione. Il finale al ristorante è girato poi sul lungomare di Ostia: non è una scelta casuale, lo ammetto, sono cresciuto come tanti con il mito di Caligari, ha creato un immaginario.
Come hai scelto il cast?
Io non sono di Roma, ho voluto che i miei tre personaggi fossero uno lombardo, uno abruzzese e solo uno romano, un po' più stereotipato, gli altri dovevano essere più spaesati.
Per il cast abbiamo fatto vari tentativi, negli ultimi tempi ho lavorato molto come assistente alla regia su progetti importanti e ho avuto modo di conoscere alcuni di loro: Mainardi ad esempio sul set della serie "M" di Joe Wright, ho costruito un po' il ruolo su di lui. Iachini l'ho conosciuto tramite amici, lui ha fatto la scuola Volonté e poi ha subito lavorato anche su progetti internazionali, il suo era il ruolo più difficile per me, doveva essere un capo con carisma, simpatico, ma doveva anche essere capace di usare bastone e carota...
Fuorto l'avevo visto in "Patagonia", lo conoscevo meno lui ma mi piaceva molto.
E ora su cosa stai lavorando?
L'idea del corto è nata tre anni fa, ora che iniziamo a mostrarlo al pubblico inizio il distacco... Come detto, negli ultimi anni ho lavorato più come assistente, ora ho la necessità di girare sempre di più, di sperimentare formati e l'aspetto narrativo, di perfezionare le mie esperienze da regista, facendo anche video musicali o commerciali. Credo che per arrivare a fare questo come lavoro siano cose che aiutano: non è per me un lavoro solo visivo, ma questo esercizio mi aiuterà a eliminare il gap tecnico tra le mie idee e la lavorazione pratica. Sulle idee lavoro 24 ore al giorno!
Voglio avere le basi per poter dimostrare di avere gestione narrativa, questa è la mia ambizione. C'è poi un altro corto per cui cerchiamo finanziamenti, sempre con l'unione di un tono comico assurdo e di uno drammatico...
e due lunghi
19/11/2024, 09:14
Carlo Griseri