FILMMAKER FESTIVAL 44 - Due film per raccontare Milano
Due film, due punti di vista per raccontare Milano: in anteprima mondiale a
Filmmaker, alla presenza degli autori, "
Un Documento" di Massimo D’Anolfi e Martina Parenti (in Concorso Internazionale venerdì 22 novembre 2024 alle 22.00 alla Cineteca Arlecchino) e "
Né Ombra Né Luce" di Andrea Caccia (Fuori Concorso domenica 24 novembre 2024 alle 17.00 alla Cineteca Arlecchino) ci portano dentro al centro di Etnopsichiatria dell’ospedale Niguarda, nei percorsi di cura dei più fragili, e tra le macerie dell’ex Istituto Marchiondi-Spagliardi di Baggio, alla scoperta di un’utopia e dei cambiamenti della città.
La voce arriva fuori dall'inquadratura, racconta di ricordi felici cancellati dalla violenza, di un presente segnato dagli incubi, della fatica a tenere insieme il quotidiano. Siamo all’ospedale Niguarda di Milano, nel reparto di Etnopsichiatria, creato nel 2000 all’interno del Dipartimento di Salute Mentale, dove persone vulnerabili, prive di un riferimento territoriale, spesso traumatizzate dagli abusi subiti nel viaggio verso l'Europa, trovano un sostegno e un percorso di cura. Massimo D’Anolfi e Martina Parenti filmano con la camera fissa sui medici, sui loro volti, sulle espressioni che cambiano all’ascolto di storie dolorose e troppo spesso ignorate. "
Un Documento" è il racconto di questa esperienza e pone interrogativi attuali sul supporto e l’aiuto concreto nei confronti di chi vive una fragilità, uno spaesamento e, molto spesso, non è garantito da un diritto.
Si sposta alla periferia Ovest di Milano, tra le mura abbandonate dell’ex Istituto Marchiondi-Spagliardi di Baggio, "
Né Ombra Né Luce" di Andrea Caccia. Progettato nel 1954 da Vittoriano Viganò, e diretto dal dottor Angelo Donelli, il Marchiondi accoglieva i giovani cosiddetti “difficili”, con la missione di offrire loro una casa e un percorso di educazione, formazione e inclusione. Un luogo in divenire, finalizzato alla costruzione di un “mondo migliore”, che oggi sopravvive solo in una piccola parte adibita a Centro diurno per disabili. Assieme agli studenti dell’Istituto Rosa Luxemburg, Andrea Caccia si addentra tra gli spazi in disuso e attraverso interviste e materiali d'archivio (video, foto, Super8), ripercorre non solo il tramonto di un modello sociale ma anche il presente di una città che ha trasformato i simboli di un'utopia in monumenti di civiltà scomparse.
20/11/2024, 15:43