LUCA GALLONE - "Felice per questo momento della mia carriera"
E' un momento particolarmente intenso quello della carriera dell'attore napoletano
Luca Gallone, già al lavoro nella serie "Gomorra" e in film come "La Tenerezza" e "Confidenza", con numerosi progetti importanti in uscita.
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Sto vivendo il momento della prima raccolta, dopo una semina che nasce da quando avevo 15 anni, anzi da quando ne ho 8 forse, dalla prima volta in cui, guardando "Nuovo cinema paradiso", ho detto 'voglio fare l'attore'".
Dopo quattro stagioni è arrivata alla conclusione la serie evento "L'Amica Geniale", in cui recita dalla prima stagione nei panni del padre di Elena.
Un'avventura che nasce nel 2018 con Saverio Costanzo, il padre artistico di questo progetto. Io sono Vittorio Greco, il papà di Elena, che all'inizio è un uomo giovane con 4 figli, nella Napoli che esce dalla guerra.
Nelle stagioni lo vediamo invecchiare gradualmente e poi in quest'ultima stagione è addirittura ultra 80enne, una gran bella sfida per me dal punto di vista attoriale, è un uomo anziano e lontano da me per una serie di cose.
Mi ha sempre colpito come questa serie abbia un pubblico trasversale, per età e posizione sociale, è una storia universale: da sempre qui ho dovuto da subito cambiare acconciature, colore di capelli, ero meno riconoscibile. Una serie vista in tutto il mondo, in molti paesi neanche è stata doppiata: è stato bello esportare anche il dialetto napoletano.
Dal 1 dicembre è sempre su Rai Uno, nel ruolo di Benny Lacalamita nella seconda stagione di "Vincenzo Malinconico - Avvocato di insuccesso".
Sì, un ruolo molto diverso: è il motivo per cui faccio questo mestiere, per giocare con un'ampia varietà di ruoli.
Sono un avvocato che ha connotazioni molto interessanti, nella prima stagione è ancora come uno studente universitario, che viveva sotto l'oppressione del padre, il primo avvocato della città. Lui voleva fare l'attore, anche io mi sono scontrato con mio padre, voleva facessi altro.
Benny non è riuscito a evadere da questa dinamica padre-figlio, nella prima stagione prendeva in giro se stesso e gli altri, ora prende in mano lo studio di famiglia dopo la morte del padre, lo rinnova, cresce, diventa un po' più adulto e si mette a fare l'avvocato, anche bene direi.
All'ultimo Torino Film Festival è stato presentato in concorso “N-Ego” di Eleonora Danco.
Un'altra esperienza molto diversa, nata quasi per caso. Ho conosciuto Eleonora perché lei stava preparando uno spettacolo teatrale, e anche se non si è ancora fatto mi ha poi proposto di fare un cameo in questo docufilm. Interpreto un produttore napoletano semiserio, lo sguardo di Eleonora è molto interessante, visionario, metacinematografico, sospeso tra realtà e immaginazione.
E in futuro, un ritorno al teatro?
E' la mia dimensione primordiale, da lì è cominciato tutto per me, anche se come ho detto sono stato folgorato da Tornatore e poi si è instillato in me il virus del voler fare l'attore, ho ammirato De Niro, Pacino, sono un grande appassionato di noir... da spettatore mi ha smosso il cinema, ma di fatto ho iniziato col teatro. Ora sto verificando la fattibilità di ritornare sul palco, lo spero tanto.
06/12/2024, 10:53
Carlo Griseri