Note di regia di "Sette Settimane"
Questo cortometraggio nasce da un racconto che mi ha fatto un’amica: una storia intensa, legata ad una scelta sofferta, presa con la consapevolezza della propria libertà di donna.
Ciò che mi ha mosso in fase di ideazione, di creatività e poi nel ricreare la verità sul set è stata la solitudine che quest’amica ha sentito durante quelle settimane. L'asetticità degli ambienti ospedalieri, la crudezza con cui possono finire dei rapporti a causa di un tradimento volto a perseguire i propri egoistici scopi, la tenerezza di una madre che ti ricorda cosa significhi essere una persona libera: si tratta di aspetti che mi sono stati di grande aiuto nella comprensione di quello che avrei dovuto fare. Sette Settimane è un film crudo, la cui fotografia rispecchia il dramma del reale e dello spaccato sociale che la storia comporta. La camera a spalla, ad ottiche strette, i colori acidi e il contrasto che si crea con gli ambienti in cui gli attori si muovono sono elementi fondamentali per trasmettere l'anima di questo racconto. Le musiche sono legate ad un ambiente sonoro elettronico, in cui i synth sono bypassati da alcuni bitcrusher e da riverberi ampi e costanti. Nei momenti più importanti, le note singole lasciano spazio ad un giro armonico più caldo e intenso, andando a creare un forte divario con i soundscape di sottofondo.
Enrico Acciani