INDAGINE DI FAMIGLIA - Una storia siciliana
Il fim di
Gian Paolo Cugno "
Indagine di famiglia" si ispira ad una storia reale, che il regista ha messo alla luce dopo una ricerca di archivio in tribunale. Girato nella provincia di Siracusa, rimanendo fedele ai luoghi delle vicende originali, per le riprese negli Stati Uniti le location si sono svolte nella città di Rocky Hill, nel Connecticut.
Il film si snoda sul registro della crime story, un delitto che ricompare dopo anni, il fattaccio inizia nella Sicilia rurale di fine Ottocento per arrivare fino ad oggi, in una cittadina del Connecticut, negli Stati Uniti. Nella trama, da segnalare per una sceneggiatura secca, solida, il protagonosta Nick vuole indagare su un assassinio attribuito ai suoi avi, la cui pena è rimessa in discussione quando a sua nonna Maria arriva una lettera del 1960.
L'avvocato Domenico Accaputo infatti dice di aver trovato delle prove, che li scagionerebbero dall’omicidio del Barone Dramonterre. Il ragazzo inizia cosi' un viaggio di ritorno alle sue origini per ritrovare una storia che diventa misteriosa e appassionante. Il racconto si sviluppa infatti su due archi temporali, da una parte il racconto in costume di una Sicilia fuori dal tempo, dura e arcaica genuina, un mondo contadino arretrato, ancora legato alle regole della mezzadria, dall’altra quello contemporaneo, in cui ci si muove in location moderne.
A parere mio purtroppo il film cade e perde forza in questo scarto temporale che diventa anche staco visivo e stilistico. Cugno si muove meglio nella rappresentazione del passato siciliano, la regia, i colori e la messa in scena del mondo contemporaneo infatti non lo valorizzano, sembrano quasi due film diversi. Se nel bianco e nero del passato la verosimiglianza e lo stile reggono, nelle parti contemporanee del film tutto volge verso il film amatoriale e visivamente diventa inverosimile e macchinoso.
17/12/2024, 08:31
Duccio Ricciardelli