L'ONDA LUNGA - Il 4 e 5 gennaio in TV su Rai Storia
Il documentario "
L'Onda Lunga" di Francesco Ranieri Martinotti, accolto con entusiasmo al 79° Torino Film Festival e presentato anche all'ENS a Parigi e a UTOPIA a Bordeaux, sarà trasmesso su Rai Storia il 4 gennaio 2025 alle ore 22.45 e il 5 gennaio alle ore 10.35.
Il film è prodotto da Capetown e Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Cinema con l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico e l’Archivio Storico ANAC – Associazione Nazionale Autori Cinematografici, con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Lazio – Fondo Regionale per il Cinema e l’Audiovisivo e con il Patrocinio di Roma Lazio Film Commission, ed è scritto dal regista insieme ad Alessandro Rossetti e Alessandro Trigona.
L'onda lunga racconta in parallelo la storia del cinema italiano e dell'Italia del secondo dopoguerra, proponendo una prospettiva originale: quella degli autori cinematografici e delle loro lotte per difendere l'autonomia creativa e la libertà di espressione. Una battaglia che non è stata solo culturale, ma anche politica e civile.
Protagonista di queste lotte è stata l'Associazione Nazionale Autori Cinematografici, fondata nel 1952 da grandi maestri del cinema italiano.
Nel contesto dell'Italia liberata, autori come Roberto Rossellini, Cesare Zavattini, Vittorio De Sica, Luchino Visconti, Sergio Amidei, Ettore Scola, Age&Scarpelli, Francesco Rosi, Mario Monicelli, Citto Maselli ma anche da figure altrettanto combattive come Lina Wertmüller, Suso Cecchi D'Amico e Cecilia Mangini, avviarono subito una forte resistenza contro ogni forma di censura, lottando successivamente per riformare le principali istituzioni culturali italiane, giungendo nel '68 ad occupare persino la Mostra del Cinema di Venezia. Si sono poi adoperati per la modernizzazione del servizio pubblico televisivo, hanno ottenuto il riconoscimento normativo del diritto d’autore nel cinema e contribuito fondamentale alla definizione dell'Eccezione culturale.
Insomma, se oggi possiamo ancora parlare di un cinema libero, che conserva una forte identità nazionale e continua a raccontare storie italiane che parlano la nostra lingua, lo dobbiamo molto agli autori e alle autrici che hanno agito e agiscono ancora per affermare i principi fondamentali sanciti dalla nostra Costituzione, come la libertà di espressione, la libertà delle arti e delle scienze, e la promozione della cultura come fondamento della nostra democrazia.
Il documentario si è avvalso di importanti materiali d’archivio tra i quali quello dell’Istituto Luce e dell’Aamod (l’Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio). Nel documentario figurano anche interviste inedite dell'Archivio Storico ANAC con importanti protagonisti del cinema italiano, tra cui Marco Bellocchio, Lina Wertmüller, Giuliano Montaldo, Francesco Maselli, Ugo Gregoretti e Nino Russo.
02/01/2025, 12:42