Note di regia di "Women for Iran"
Per la realizzazione del documentario ho deciso di procedere nel seguente modo: durante la fase di ricerca ho scritto le domande rivolte agli attori sociali, considerandole uno standard da cui partire. Ho cercato di non concentrarmi esclusivamente su di esse, ma di andare oltre e stabilire una relazione con l’attore o attrice sociale. Focalizzatami sulle risposte che la persona mi ha dato, di conseguenza ho deciso di stabilirci un dialogo basato sulla fiducia, l’attore sociale deve a tutti i costi sentirsi a suo agio, parlare con disinvoltura, emozionarsi e non aver paura di dare le risposte che le o gli vengono spontanee. Andando a trattare una tematica così particolare, dove si toccano tasti dolenti quali la famiglia o l’infanzia, è stato mia premura, e dovere, non farli sentire scomodi nel raccontare. Nel cercare gli attori sociali, durante la fase di pre-produzione, molte persone per paura non volevano esporsi e dire la loro, altre invece volevano non volevano rivelare il proprio volto. Ci sono state infine altre persone che, con grande coraggio, hanno deciso di entrare nel progetto, mettendoci il proprio volto e raccontando la propria esperienza. I racconti degli attivisti vengono alternati ai materiali di repertorio condivisi dalla giornalista e attivista Masih Alinejad, che tiene costantemente il mondo aggiornato sulla situazione in Iran. Durante i mesi di montaggio e post-produzione ho svolto inoltre un’accurata ricerca di materiale su internet, in quanto volevo mostrare l’attivismo che c’è in diversi paesi a favore delle donne iraniane. Ho optato a tale riguardo per l’inserimento di video presi dai social network, poiché da quando è iniziata questa battaglia sono stati uno strumento essenziale di informazione e divulgazione di quanto stava accadendo. Il film è stato girato con l’ausilio di camera a mano, in movimento, con inquadrature strette e mezze figure dei personaggi durante le interviste, ripresi su fondali cupi e in aperto contrasto con I toni caldi dei loro corpi. L’intento è di restituire il calore e la purezza dei loro animi, in contrasto con il mondo “oscuro” in cui essi si muovono.
Sara Hourngir02/01/2025, 16:54