UN MILIONE DI GRANELLI DI SABBIA - Deaglio: "Vi racconto il sandwork"
Mercoledì 8 gennaio alle 20,30 il regista
Andrea Deaglio sarà ospite del cinema Massimo di Torino per presentare il suo documentario "
Un milione di granelli di sabbia" insieme alla psicoterapeuta Eva Pattis Zoja.
"Tutto nasce dalla storia della popolazione Yazida, che nel 2014 è stata vittima di un attacco brutale da parte dell'ISIS, che ha ucciso gli uomini e fatto prigionieri donne e bambini. Quando si sono poi ritirati hanno lasciato sul campo solo alcuni sopravvissuti a mesi di prigionia e la mia domanda era: come si può sopravvivere a un trauma del genere? Questo episodio è emblematico di tante altre situazioni purtroppo oggi di attualità nei conflitti globali, e così ho incontrato Eva Pattis Zoja che nello specifico si occupava del loro recupero con la tecnica innovativa del sandwork, basato sulla sabbia, il silenzio e il gioco".
Il contesto poi si è ampliato.
"Sì, abbiamo poi preso un'altra strada, del film quello è un episodio: ci concentriamo sulla terapia e intreccia il suo lavoro con un trauma personale che arriva dal suo passato ed è la storia di sua madre. Non è stato facile affrontare questo argomento, per motivi di rispetto della privacy soprattutto, spesso si tratta di bambini e di minori. E' un film che ha richiesto molto tempo, ma il sandwork in effetti è una sorta di cinema in miniatura, la messa in scena nella sabbia con le miniature del proprio mondo interiore riesce ad arrivare dove il linguaggio verbale spesso non arriva".
Nel documentario Eva Pattis Zoja diventa protagonista anche con la sua storia personale.
"Questo aspetto è venuto fuori lavorando con lei, è uno degli effetti collaterali dello stop alle riprese e al cambiamento di programmi per il Covid. In quel caso abbiamo potuto approfondire la sua storia personale e far emergere il suo trauma".
Lo stai portando in giro da un po' in tutta Italia: come reagisce il pubblico alla visione?
"Siamo consapevoli che non è un film facile, è un argomento che spesso preferiamo evitare. Ma ha una sua importanza, sono argomenti di attualità. Finora abbiamo avuto una buona risposta, a gennaio dopo Torino abbiamo ancora parecchie date, non solo davanti alla platea di professionisti ma sempre con un pubblico attento e interessato".
07/01/2025, 11:47
Carlo Griseri