GABRIELE PIZZURRO - "Divertente fare il pugliese con Fabio De Luigi"
Due soli film in carriera, ma importanti e capaci di mostrarne già diversi lati del talento attoriale:
Gabriele Pizzurro dopo la prima apparizione in "Stranizza d'amuri" di Giuseppe Fiorello è attualmente nei cinema italiani nel ruolo di Antonio, il fidanzato della figlia maggiore della famiglia Rovelli in "
10 giorni con i suoi". Un ruolo drammatico e uno comico, un ruolo da siciliano e uno da pugliese.
Gabriele, come è andata l'esperienza di "10 giorni con i suoi"?
Per me è stata una bella sorpresa questo film: avevo visto con mia nonna i film precedenti, Fabio De Luigi ci fa sempre molto ridere e quindi è stata una gioia immensa quella di sapere che sarei stato sul set con lui, con tutti loro, in una saga a cui siamo molto legati in famiglia.
Avevo, lo ammetto, anche grande paura di iniziare questo percorso: loro si conoscevano da molto tempo e avevano già fatto insieme due film, invece mi sono trovato molto bene da subito, è stata un'esperienza fantastica che ci ha molto uniti.
Chi è Antonio nel film?
Un personaggio molto diverso da quello del mio film precedente, ma con molti punti simili a me. Mi sono attaccato e distaccato dal ruolo, mi è piaciuto: è stato bello per me vedere come avrei reagito in certe circostanze... Diciamo che quello del ragazzo premuroso e gentile è spesso quello che mi affidano, la carineria verso la famiglia della ragazza mi è naturale. Mi è piaciuto vedere perché non perde le staffe, ma è molto infastidito, quando cambia la sua vita per colpa loro...
E tu da romano hai fatto il pugliese.
Lavorare sul dialetto mi piace molto! E' sempre una sfida per me e parte del gioco, c'è sempre da studiare qualcosa. La musicalità e l'ascolto sono le cose che più mi chiedono, canto da quando sono piccolo quindi mi viene facile e mi diverto.
A proposito: che ricordi hai del tuo primo set importante, quello di "Stranizza d'amuri"?
Quando ci penso paragono quell'esperienza - per il processo di avvicinamento e tutto lo studio fatto prima, e poi la realizzazione e il tour per le sale - a un grandissimo viaggio, a un'Odissea quasi. Ho ricordi bellissimi, dico sempre che è stata l'esperienza più bella della mia vita, c'era un bel clima e non era scontato, si sono rapporti che sono rimasti, primo tra tutti quello con Giuseppe Fiorello, posso dire che è ora per un grosso amico, mi consulto sempre con lui. Anche con Samuele in poco tempo è nata un'amicizia molto vera molto sincera.
Quella di 10 giorni anche è stata una bella esperienza, ma più simile ai campi scuola tra amici, in cui ci si diverte molto: è una commedia leggera e intelligente, c'era un bello spirito sul set.
In chiusura, puoi dirci qualcosa sulla tua formazione attoriale?
Recito da quando sono piccolo, mio padre ha un teatro a Roma, zona Torrino, ho iniziato lì con lui prima come un gioco per emularlo, poi ho capito che era una cosa che mi faceva sentire vivo, mi faceva stare bene e ho iniziato a fare sul serio.
Continuare a recitare è il mio più grande sogno: il mio desiderio ora è continuare col cinema perché mi sento meno sicuro, meno ferrato, ma esco ora dalle prove di teatro e spero di continuare a farlo sempre!
05/02/2025, 09:22
Carlo Griseri