TORNANDO A EST - Tre amici in viaggio in Bulgaria
Arriva finalmente sugli schermi “
Tornando ad Est”, sequel di ”
Est - Dittatura Last Minute” autentica riuscita sorpresa di una stagione cinematografica di qualche anno fa. Squadra vincente non si cambia, tant’è che tutto il gruppo di lavoro del film del 2020, ha replicato l’esperienza con lo stesso entusiasmo. I tre ragazzotti della provincia di Cesena, si ritrovano nuovamente nei guai frequentando l’Est Europa. Se nel primo film il viaggio di Rice, Bibi e Pago avveniva nei giorni del crollo del muro di Berlino, stavolta a distanza di due anni la meta è la Bulgaria. Semplicemente per ragioni di cuore. Si sa, al cuor non si comanda. Ma è difficile accettare l’idea che la ragazza destinataria di tanto amore, tanto affetto (e tanti soldi) da parte di uno di loro, altro non sia che l’anello di congiunzione tra l’Italia e un giro di prostituzione di ragazze dell’Est. Dopo essere stati scambiati per delinquenti occidentali nel primo film, la storia si ripete, ugualmente con una serie di equivoci. Evidentemente è nel loro Karma ficcarsi nei guai, facendo davvero fatica a convincere della loro innocenza e ingenuità.
Con le atmosfere di un “road movie”, il giovane regista
Antonio Pisu, figlio del compianto Raffaele, conferma il proprio talento, affinato tra i due film con un “fantasy” dal titolo “
Nina dei Lupi” (genere difficilissimo e insolito per il cinema italiano). In questi nuovo viaggio verso l’Est, Pisu, autore anche del soggetto e la sceneggiatura, punta ancora una volta sui tre interpreti protagonisti, oramai attori navigati;
Lodo Guenzi ,
Matteo Gatta,
Jacopo Costantini a cui si aggiunge un grande professionista come
Cesare Bocci nel ruolo di uno sgradevole fetente.
Con un ottimo ritmo e un ottimo montaggio, il film scorre via alternando abilmente le atmosfere del thriller ad alcuni momenti da simpatica “commedia all’italiana”, conditi qua e là dal brano “
Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri che fa tanto Italia quando siamo all’estero. Divertente la scena vista in tv da alcuni militari dell’Est che ripropone la tragica fine del commissario Cattani (Michele Placido) ne “
La piovra 4”. Sorprendente e originale, il finale che nessuno si aspetta. L’ottima fotografia di Adrian Silisteanu, conferisce al film quel “tocco vintage” perfettamente in sintonia con la nuova avventura dei tre ragazzi di Cesena, ambientata nel 1991.
17/02/2025, 13:50
Federico Berti