Note di regia di "Imma Tataranni - Sostituto Procuratore 4"
Osservando gli attori recitare, durante le riprese di questa nuova stagione, ero attraversato dall’idea che sul set si stesse verificando un fenomeno piuttosto raro. Non era solo la percezione di un allineamento di astri, che genera armonia e purezza, in una galassia cinematografica dove le stelle sono i nostri attori, riuniti in una danza perfettamente simmetrica – o almeno così la vedo io – in termini di grazia, sensibilità, empatia. Questa era una percezione già registrata in passato, appunto. Quello che si rivelava era qualcosa di nuovo, che appartiene al tema dell’identità dei personaggi. Si trattava di questo: i sentimenti reali tra gli attori avevano il sopravvento sui sentimenti fittizi tra i personaggi, o almeno incidevano parecchio sull’esito emotivo della scena. A differenza del passato, in questa stagione quando c’era affetto tra gli interpreti nella vita vera, questo entrava forte nella scena. Altrettanto, non era facile oltrepassare la freddezza, il distacco reali, se la scena prevedeva un sentimento di segno opposto. “Abbandonarsi” al proprio personaggio, era ciò che chiedo sempre. Assistevo invece a un nuovo tipo di abbandono, di matrice più personale e sentimentale, che non poteva prescindere dagli anni trascorsi insieme, dalle fatiche, i successi, la paura del distacco. Quando si dice che il cinema è una grande famiglia, si dice una cosa inesatta. È la televisione ad esserlo. Mi riferisco al ritratto divertente che Sydney Pollack fece in Tootsie del mondo della televisione. Beh, noi non siamo proprio così. Però è vero che stiamo insieme da tanti anni, che in un certo senso siamo diventati grandi insieme, e questo finisce fatalmente per avere un proprio effetto sulle storie che raccontiamo. L’originalità di Imma4 sta proprio in questo aspetto: i sentimenti reali sono rintracciabili nella recitazione. Io potevo decidere di frenare questo processo, richiamando tutti alle ragioni del “controllo”. Ho preferito invece lasciare scorrere il flusso delle emozioni, dell’abbandono appunto, con l’intento di ottenere performance del tutto autentiche. Direi che ho fatto la scelta giusta. Imma4 è ricchissima di momenti struggenti, scene commoventi, amori e rancori rappresentati con grande verità. Questa nuova stagione si distingue dal passato per la densità sentimentale delle storie che racconta. Al centro c’è il triangolo amoroso che vede Imma contesa tra Calogiuri e Pietro, ma – come sempre, se no non sarebbe la Tataranni – è lei a decidere delle sue sorti, e di quelle degli altri, in quella prospettiva per cui sono le qualità delle donne ad avere più forza. Quando abbiamo cominciato questa antologia di racconti, Imma rappresentava un mondo possibile, oggi disegna invece un mondo reale, riscontrabile nelle nostre vite, nelle nostre famiglie, sui nostri set, e nelle cronache ufficiali. Il femminile è più forte, più autorevole, più audace. Imma è una degna testimonianza di questo processo. La speranza – innegabile – è che possa essere stata, o che potrà essere, un modello a cui ispirarsi. Per l’audacia, in amore e nel lavoro, appunto… non certo per il caratteraccio. In questa ottica di attenzione all’autenticità dei racconti, più che in passato si è riusciti a girare le scene in ambienti reali, aspetto che ha molto coinvolto tutti noi, attori e troupe. In sostanza, gli istituti penitenziari sono veri istituti penitenziari, gli uffici pubblici altrettanto, addirittura – circostanza unica, e di cui ritengo sia il caso di andare orgogliosi – un convento di suore di clausura, ad Altamura, ci ha ospitati per una giornata di riprese. Questo tipo di esperienze di condivisione delle realtà tangibili che raccontiamo richiamano in noi prima di tutto la responsabilità di ciò che filmiamo, mandiamo in onda, segnalando la necessità del rispetto verso l’oggetto del nostro racconto. La verità, appunto. Raccontare con verità, non significa pensare di avere ragione, ma porre le domande giuste. Sul piano civile, anche in questa nuova serie di racconti, Imma indaga su casi che svelano condotte maldestre e malaffare. In particolare, la speculazione finanziaria e criminale, in ambito sanitario, che si concretizza nel tentativo di costruire un nuovo ospedale a Matera, rappresenta la vicenda che, da domenica 23 Febbraio, più metterà Imma alla prova.
Francesco Amato20/02/2025, 17:08