Note di regia di "Il Migliore Dei Mali"
In questa storia vorrei raccontare una forma di riscatto e la capacità di adattamento a un destino avverso. Il riscatto di chi viene al mondo in un contesto sul quale non ha controllo e verso cui è impotente. Un contesto in cui perdi gli affetti in un’età precoce e paghi sulla tua pelle una diversità che non è stata una scelta. Tutti nasciamo nello stesso mondo, ma non tutti abbiamo le stesse opportunità. Le tematiche affrontate ne Il migliore dei mali sono attuali perché raccontano un contesto che viviamo e affrontano le domande che ci poniamo tutti. Attraverso una messa in scena che ha come punti di riferimento più evidenti la serie Stranger Thingse il film Favolacce, quindi con una narrazione che abbia sia le sfumature tipiche dei film o delle serie sci-fi e horror spielberghiane e dello Stephen King degli anni ’90 vorrei poter inserire un sottotesto che si interroga sul futuro dell’umanità, sulla natura, sui conflitti, sulla teoria dell’evoluzione, sulla diversità, la perdita, il sacrificio, le relazioni e l’accettazione e che parli a un pubblico molto giovane, ma con più livelli di lettura, inserendolo in un contesto anni ’90, godibile anche da un pubblico più adulto.
Violetta Rovetto "Violetta Rocks"