Note di regia di "Eyes Everywhere"
"Eyes Everywhere" nasce dalla volontà di esplorare il rapporto sempre più complesso tra tecnologia e società nell’era della Società 5.0. Il film non si limita a raccontare le opportunità e le insidie del progresso digitale, ma invita lo spettatore a interrogarsi su quanto siamo realmente liberi in un mondo in cui la tecnologia permea ogni aspetto della nostra esistenza.
Dal punto di vista strutturale, il film si sviluppa attraverso un intreccio tra interviste e fiction, due dimensioni apparentemente distinte che si rafforzano a vicenda.
Le interviste offrono riflessioni lucide e analitiche, mentre il cortometraggio che le accompagna dà corpo a questi concetti, rendendoli tangibili ed emotivamente coinvolgenti. A unire il tutto, c'è una voce narrante accompagnata da immagini di vita quotidiana filtrate attraverso uno "sguardo digitale onnipresente", un punto di vista tecnologico diffuso che non si limita alle telecamere di sorveglianza, ma riflette il monitoraggio costante esercitato da strumenti come smartphone, smartwatch, GPS ecc. La tecnologia, in questo senso, non è solo uno strumento, ma un osservatore invisibile che raccoglie, interpreta e condiziona la nostra percezione della realtà. Con questa scelta stilistica, si è voluto rendere tangibile la sensazione di essere costantemente monitorati, lasciando allo spettatore la riflessione su quanto questo sia rassicurante o inquietante.
Nella direzione degli attori, Simona Calo ha voluto attribuire ad ogni personaggio una motivazione forte e coerente, indipendentemente dal suo ruolo nella storia. Anche l'antagonista, spesso relegato al ruolo di "villain" senza sfumature, qui trova una sua giustificazione, una sua verità. Questo perché la realtà non è mai semplicemente bianca o nera: ogni azione, ogni scelta è il risultato di un contesto e di una prospettiva.
Con "Eyes Everywhere", l'obiettivo della regista è sollevare domande più che dare risposte, invitando lo spettatore a riflettere su cosa significhi vivere in un mondo dove la privacy è un concetto sempre più sfumato e dove la tecnologia, nel bene e nel male, sembra essere ovunque.
Simona Calo25/02/2025, 16:54