BIF&ST 16 - Presentata l'edizione 2025
Si è tenuta oggi la conferenza stampa di presentazione del programma della 16ma edizione del
BIF&ST - Bari International Film&Tv Festival, diretto dal giornalista e critico cinematografico Oscar Iarussi, in programma dal 22 al 29 marzo 2025.
Spiega Iarussi: Eccoci al Bif&st 2025, in programma dal 22 al 29 marzo a Bari, con le sue numerose sezioni nei teatri e nei cinema consuetudinari o ritrovati, il suo affezionato pubblico di sempre e, siamo certi, gli spettatori più giovani o giovanissimi. Parliamo della cosiddetta Generazione Z o giù di lì, che - secondo recenti ricerche – sebbene sia cresciuta con lo streaming (e la pandemia) sta scoprendo la vertigine della sala, le visioni “live” e collettive, il piacere del confronto con i registi e gli interpreti, i quali, dal canto loro, sempre più spesso accompagnano i film in uscita di città in città. Nel 2024 da poco alle nostre spalle oltre il 40 per cento degli spettatori è da annoverarsi nella fascia under 24, in barba a chi continua a descrivere i giovani apatici e indifferenti a tutto.
Il Bif&st 2025 prevede circa 140 appuntamenti e 125 film in proiezione unica (non ci sono repliche) tra anteprime mondiali, europee e italiane. Sapete già della importante RETROSPETTIVA dedicata a NANNI MORETTI per i suoi cinquant’anni di cinema, arricchita da un incontro con l’Autore domenica mattina 23 marzo al Petruzzelli. E sapete del FOCUS A24, il primo omaggio organico che l’Italia rende all’innovativa esperienza della casa di produzione e distribuzione statunitense di tanti recenti successi candidati all’Oscar (Everything Everywhere All at Once, The Whale, La zona d’interesse) fondata nel 2012 da Daniel Katz, David Fenkel e John Hodges. Tra l’altro, leggenda vuole che A24 debba il suo nome all'omonima autostrada italiana Roma-Teramo, lungo la quale Katz avrebbe avuto la folgorazione di chiamarla così. Come dire? On the road again.
Sezioni, film, incontri, ospiti, conduttori e premi vengono elencati nelle pagine a seguire. Sono numeri importanti. Tuttavia, essi non ambiscono né alludono a un malinteso gigantismo, anzi, scandiscono un’edizione di passaggio mossa piuttosto dal bisogno di essere inclusivi, ovvero di stabilire o rinforzare legami e corrispondenze internazionali, sempre nel segno della ricerca della qualità. Il Bif&st 2025 è stato di fatto realizzato in pochi mesi, avvertendo la responsabilità di custodire il grande lavoro compiuto fin qui da Felice Laudadio, assai apprezzato dal pubblico, ma anche di cominciare a esplorare un nuovo orizzonte. Abbiamo aderito subito all’idea delle “tre M” indicata dalla Regione Puglia a mo’ di guida del nuovo progetto artistico culturale del Festival, «assumendo il Meridione, il Mare e il Mediterraneo quali ambiti e paesaggi culturali di riferimento», con l’intento di «esprimere i valori storico-culturali propri della Puglia, nonché utilizzare il linguaggio universale della Cultura e del cinema per costruire ponti, relazioni, cooperazione tra i popoli e tra le comunità».
Ecco quindi il concorso internazionale MERIDIANA le cui proiezioni si terranno a ingresso libero nel Kursaal Santalucia di Bari, lo storico teatro con vista mare ormai da tempo di proprietà regionale. Da domenica 23 a sabato 29, verranno proiettati in anteprima per l’Italia due titoli ogni pomeriggio, quattordici in tutto, inclusa una coppia di film fuori concorso, provenienti dai Paesi dell’area mediterranea intesa in senso largo, cioè geopolitico e culturale. Le singole produzioni, a ben vedere i titoli di testa, sono a loro volta una testimonianza del Melting pot mediterraneo, che da sempre vibra di scambi economici, di relazioni culturali, talora della nostalgia degli esuli (senza esilio non c’è patria, come noi italiani sappiamo grazie a Foscolo, Garibaldi, Silone…). Sicché, per fare solo l’esempio del film di apertura di MERIDIANA, Yunan (2025), il regista Ameer Fakher Eldin è siriano, laddove la produzione si avvale di apporti da Germania, Canada, Italia, Palestina, Qatar, Giordania e Arabia Saudita. Il film spagnolo della giovane Gala Gracia, Lo que queda de ti (2025), batte bandiera iberica-portoghese-italiana, ma il produttore spagnolo Carlo D’Ursi è nato a Bari. Idem per il film lusitano Sempre (2024, fuori concorso), che è concepito dall’artista e regista barese Luciana Fina, da molti anni trasferitasi a Lisbona, scovando e rivisitando preziosi materiali d’archivio sulla Rivoluzione dei garofani del 1974. Di certo, gli autori e le produzioni coprono uno spettro larghissimo: Spagna, Palestina, Algeria, Siria, Israele, Macedonia, Portogallo, Albania, Germania, Italia, Belgio, Francia, Marocco, Egitto, Grecia…
A valutare i film di MERIDIANA sarà una giuria parimenti mediterranea, presieduta dallo scrittore e artista di fama mondiale Tahar Ben Jelloun, francese nato in Marocco, e composta dalla regista Soudade Kaadan, siriana nata in Francia e residente a Londra, dalla comparatista e italianista Nadine Wassef dell’Ain Shams University del Cairo, dal regista italo-albanese Roland Sejko che dirige la redazione editoriale dell'Archivio Storico Luce a Roma, e dalla sceneggiatrice e critica cinematografica Antonella Gaeta. Grazie a MERIDIANA il pubblico del Bif&st tasterà il polso delle contraddizioni e delle tragedie, ma anche delle opportunità e delle promesse insite nello scenario mediterraneo. Trascurato o dimenticato per molti anni dall’Unione europea col suo baricentro franco-tedesco, il Mediterraneo resta un possibile antidoto agli opposti fondamentalismi che imperversano e alla delirante smisuratezza “oceanica”, come ci ha insegnato Franco Cassano, il filosofo del Pensiero meridiano, cui, d’intesa con la sua famiglia, abbiamo voluto intitolare il premio per il miglior film di MERIDIANA. Senza il Mediterraneo, senza Gerusalemme e Atene, per evocare un classico novecentesco di Leo Strauss, non vi sarebbe l’idea stessa di Europa. In effetti, l’Europa non c’è o quanto meno è fragile e afasica nello scontro o nell’ambiguo abbraccio tra le superpotenze Cina, USA e Russia.
L’altro concorso del Bif&st 2025 rinverdisce un marchio “storico” del festival barese, PER IL CINEMA ITALIANO, e comprende lungometraggi, mediometraggi, film di finzione e documentari tutti almeno in anteprima italiana, senza distinzioni di genere o produzione, sotto il segno della libertà creativa e dell’indipendenza produttiva. Formati e linguaggi differenti, dal film storico al fantasy, dalla ricostruzione d’epoca alla biografia televisiva di qualità, dal documentario di viaggio all’azzardo sperimentale… Nel solco della vocazione “comunitaria” del Bif&st, le opere saranno valutate da una giuria popolare coordinata dalla regista Costanza Quatriglio, a sua volta una delle autrici più “mediterranee” del nostro cinema (da L’isola a Terramatta), con l’ausilio del direttore del festival “Vicoli corti” di Massafra, Vincenzo Madaro. In palio il premio per il miglior film e altri riconoscimenti a disposizione dei trenta giurati, scelti tra centinaia di candidati che hanno aderito prontamente alla chiamata del festival, che prevedeva una minima riserva di cinque giurati su trenta destinata agli studenti del DAMS di Bari (grazie a tutti e in primis agli esclusi dalla giuria… Appuntamento alla prossima!). Le proiezioni di PER IL CINEMA ITALIANO si terranno da domenica 23 marzo a venerdì 28 ogni pomeriggio nelle sale del Galleria, a ingresso libero.
Per entrambe le competizioni non abbiamo previsto le conferenze stampa, come dire, “omnibus”, ovvero insieme ad altri protagonisti delle giornate. È una scelta dettata dalla volontà di “proteggere” e valorizzare gli autori che verranno a Bari, i quali potranno confrontarsi con i giornalisti e con il pubblico subito dopo ogni singola proiezione, al Kursaal Santalucia o al Multicinema Galleria, in un dialogo tanto più utile perché “a ragione veduta”, alla luce cioè del film appena proiettato (è la formula del “Q & A” collaudata nei festival internazionali, Question and Answer, domanda e risposta). Lo stesso vale per l’altra neonata sezione A SUD, all’AncheCinema, con proposte che spaziano dal nostro Meridione fino all’America Latina, e per ulteriori EVENTI SPECIALI che punteggiano il programma.
Le anteprime di ROSSO DI SERA al Petruzzelli. Dopo l’attesissima apertura con Le assaggiatrici di Silvio Soldini dall’omonimo romanzo di Rosella Postorino tradotto in oltre quaranta lingue, tre sono i film italiani in cartellone. Si tratta di Un passo alla volta di Francesco Cordio, il racconto di tre voci amatissime (Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè), di una lunga feconda amicizia e del loro impegno in favore della solidarietà; di Una figlia diretto da un autore affermato qual è Ivano De Matteo e dell’esordio nella regia dell’attrice Greta Scarano con La vita da grandi. Un trittico di film che guardano alla società e cercano di indagarla con approcci acuti e originali. Il titolo statunitense di ROSSO DI SERA è Opus di Mark Anthony Green, un thriller grottesco, musicale e a suo modo politico sul fenomeno delle sette, a coronamento del FOCUS A24. Due i film francesi tra i più vivaci e interessanti della nuova stagione (Auction di Pascal Bonitzer e L'Amour ouf diretto da Gilles Lellouche, con l’intrigante enigma del titolo: scopritelo!). Infine ROSSO DI SERA presenta un evento esclusivo coprodotto dal Bif&st e dalla Fondazione Petruzzelli: l’esecuzione dal vivo, diretta da Pietro Mianiti, della colonna sonora di Ennio Morricone che accompagnerà la proiezione sul grande schermo di Per un pugno di dollari di Sergio Leone. Un classico riproposto nella formula del film-concerto che sta prendendo piede da Parigi a New York, per la prima volta concepita per un festival in Italia.
Tutti gli appuntamenti di ROSSO DI SERA saranno preceduti dalla consegna del Premio Bif&st “Arte del Cinema” per l’eccellenza creativa nella continuità dell'opera, destinati a protagonisti tra i più prestigiosi della scena contemporanea, gli stessi degli INCONTRI DI CINEMA mattutini sempre di scena al Petruzzelli. Il premio Bif&st “Arte del Cinema” andrà, nell’ordine, a Nanni Moretti che sarà presente domenica mattina 23 marzo, a Monica Guerritore, Francesca Comencini, Sergio Rubini, Alberto Barbera, Isabella Ferrari e Carlo Verdone, il quale, con l’intervento di Claudia Gerini, sabato 29 marzo festeggerà a Bari i trent’anni di Viaggi di nozze. Ma ci è sembrato giusto assegnare nella serata inaugurale di sabato 22 marzo il primo dei premi Bif&st “Arte del Cinema” a Felice Laudadio, instancabile organizzatore culturale e direttore di festival da Taormina a Venezia, prima di ideare e dirigere il Bif&st stesso.
Le contaminazioni fra le arti e i linguaggi, cui guardiamo da sempre con interesse e passione, trovano riscontro anche nella sezione DOPPIO TESTO, curata con la scrittrice Chiara Tagliaferri (autrice di Strega comanda colore e, con Michela Murgia, dei libri della serie Morgana), la quale animerà al Galleria i confronti tra cinema e letteratura con Michele Placido e Giancarlo De Cataldo, Alice Urciuolo e Stefano Mordini, Maurizio De Giovanni e Lino Guanciale. Inoltre Tagliaferri introdurrà un’altra anteprima assoluta del Bif&st 2025, Il Maestro e Margherita di Michael Lockshin, film-evento in Russia dove ha goduto di un vastissimo consenso popolare ma anche di un qualche ostracismo, tratto dal classico di Michail Bulgakov, la cui prima traduzione italiana fu fatta a Bari nel 1967 grazie all’editore Diego De Donato. Sul versante cine-letterario abbiamo, tra l’altro, La casa degli sguardi di Luca Zingaretti dall’omonimo romanzo di Danielle Mencarelli, e Fuochi d’artificio di Susanna Nicchiarelli da quello di Andrea Bouchard. Da segnalare anche Le Lezioni della Storia. Canfora e Laterza da Bari in poi, un documentario sul grande storico e filologo e la sua relazione con la casa editrice barese.
Il Bif&st 2025 è insomma una fitta trama di incontri, di classici e di restauri, di lavori innovativi, di FRONTIERE espressive e geopolitiche del cinema d’oggi con opere sui Balcani, a trent’anni esatti dal massacro di Srebrenica, sui Paesi Baschi, la Cina, la Corsica… Senza dimenticare il LABORATORIO DI SCRITTURA di film e serie affidato quest’anno alla sceneggiatrice e produttrice Laura Paolucci (Gomorra, L’amica geniale, Il colibrì) e i cortometraggi (SARO’ BREVE) che abbiamo voluto collocare simbolicamente nella mattinata di inizio festival sabato 22 marzo. V’è poi una magnifica incursione nel grande cinema di ieri e di sempre, la mostra fotografica IL MOMENTO PERFETTO di Sergio Strizzi allestita nella Camera di Commercio di Bari. Uno scatto di Strizzi, Monica Vitti e Alain Delon sul set di L’eclisse di Antonioni (1962) è l’immagine simbolo del Bif&st 2025, omaggio alla Vitti, legata a Bari dalle memorie di Polvere di stelle di Alberto Sordi (1973) e al grande interprete francese venuto meno l’estate scorsa, che per noi resterà sempre Rocco Parondi, l’emigrante meridionale a Milano con i suoi fratelli nel capolavoro di Visconti. Per cominciare, in pre-apertura del festival, nel pomeriggio di sabato 22 un altro tributo: Cuore selvaggio di David Lynch, scomparso poco fa, riportato in sala da Lucky Red. Al pari di Scorsese, Coppola e Spielberg, Lynch era profondamente americano eppure radicalmente innamorato del cinema italiano, di Fellini, Tonino Delli Colli, Dino De Laurentiis e naturalmente della sua ex compagna e musa Isabella Rossellini, nel ruolo di Perdita Durango in Cuore Selvaggio, Palma d’oro a Cannes 1990 conferitagli da una giuria presieduta da Bernardo Bertolucci. Altri classici del cinema saranno introdotti da critici come Paolo Mereghetti ed Enrico Magrelli.
Il caos, il sogno, la realtà, la guerra, l’amore, le terre, il mare, l’arte. Un festival è solo un festival, in un mondo che certe mattine al risveglio ci sembra impazzito o distopico, per dirla con un termine drammaticamente di voga. Può essere però un tentativo di capirlo meglio, il mondo che ci è dato.
Infine i ringraziamenti non di rito alla Regione Puglia e al presidente Michele Emiliano, alla Fondazione Apulia Film Commission e alla presidente Anna Maria Tosto, al CdA della Fondazione, al direttore Antonio Parente e al RUP Cristina Piscitelli, al Ministero della Cultura, al sindaco Vito Leccese e al Comune di Bari che ha preparato un articolato programma del Fuori Bif&st, alla SIAE Società Italiana Autori ed Editori e al suo presidente Salvatore Nastasi, nuovo sostenitore del festival insieme a vari altri enti, e alle aziende e alle banche pugliesi che hanno deciso di sponsorizzare il Bif&st 2025 con contributi mai tanto numerosi e generosi. Il mio grazie di cuore, ultimo ma non meno importante, al comitato di selezione e alla squadra del Bif&st 2025 e della AFC per l’impegno inesausto e la passione che stanno mettendo in gioco.
10/03/2025, 15:31