Note di regia de "Il Benzinaio"
L’idea di questo cortometraggio nasce dalla mia ricerca e osservazione dei vari personaggi che lavorano nella notte romana. In particolare mi sono soffermato sulla figura del benzinaio e sulla sua solitudine e staticità, contrapposte al mondo in perpetuo movimento attorno a lui. Ho parlato con vari benzinai notturni in giro per la città, sentendo le loro storie lavorative e personali. I vari pezzi si sono poi uniti da sé e ha preso vita questo malinconico personaggio. Le persone che incontra sono completamente schiave dei loro vizi e ciò li porta a essere da lui detestati. Filippo li osserva e li critica, ma non reagisce alle loro provocazioni. Ho riflettuto molto su come chiudere questa breve storia e alla fine ho optato per il finale aperto; volevo rimanere coerente con il pensiero del personaggio, un intellettuale che odia la propria vita e il proprio lavoro, ma al contempo li subisce passivamente. Lo spettatore lo accompagna infatti verso il tragitto di casa, come ogni mattina, lasciandolo fuori fuoco e facendolo svanire nel buio che ancora ricopre il cielo della città eterna. A restare a fuoco sarà la sua unica compagna di vita, la sigaretta.
Matteo Venezia10/03/2025, 16:21