Note di regia di "U.S. Palmese"
Come cambierebbero le sorti di una squadra di calcio dilettante di provincia se tra le sue fila giocasse un professionista di livello internazionale proveniente dalla serie A? L’iniziativa di un estroso agricoltore, tifoso della squadra di calcio di un piccolo paese, può cambiare le sorti di un campionato di calcio? Il nostro film comincia con il racconto del mondo del calcio moderno, sempre più business e spettacolo e sempre meno sport. Poi avviene l’imprevisto che rompe gli argini dell’abitudine quotidiana. Don Vincenzo (Rocco Papaleo) è un originale contadino in pensione che convince un paese intero a fare un’improbabile colletta e a mettere insieme una montagna di soldi per portare a giocare nella squadretta locale, l’idolo calcistico internazionale, in crisi di gioco e di “gradimento”, Etienne Morville (Blaise Afonso). E da quel momento il film si trasforma in un’altra cosa e si inizia a parlare di sport. Abbiamo sempre avuto il desiderio di affrontare la difficile sfida del “film sportivo”, ovvero un film dove lo sport non è solo uno sfondo o un pretesto per parlare d’altro, ma l’anima stessa della narrazione. Secondo noi un film sportivo è il film dove un dribbling, un passaggio riuscito o una spettacolare rovesciata portano avanti la storia, producono vere emozioni. E in questa favola calcistica, dove lo sport prova disperatamente a prendere il posto del business, è quello che abbiamo cercato di fare. Tutto ciò raccontato nell’ambientazione naturale del vero sport. Non i grandi stadi della serie A e delle competizioni internazionali, dove il calcio, per ora, ha perso completamente la sua identità, ma negli scalcinati campetti di provincia dove giocano le squadre di dilettanti. Un calcio un po’ arrangiato ma appassionato, non perfetto ma ancora divertente. E attraverso il calcio siamo finiti a raccontare Palmi, un paese del sud Italia che diventa l’affresco che fa da contorno, da ambientazione e da anima di questa vicenda sportiva e umana. Palmi è il paese di nostra madre, il paese dove abbiamo passato tantissimo tempo (a partire dalle lunghissime estati di tanti anni fa), il paese al quale sentiamo una profonda appartenenza. Nel bene e nel male. Insieme allo sport abbiamo scelto di raccontare l’anima e l’identità di Palmi che appartiene a una regione, la Calabria, raccontata da sempre in modo molto diverso da questo. È speciale e particolare Palmi o è la Calabria stessa ad essere profondamente diversa dai suoi cliché? Non lo sappiamo. Noi abbiamo semplicemente raccontato quello che abbiamo visto con i nostri occhi e che abbiamo vissuto. Senza mai sforzarci di raggiungere l’impossibile “oggettività” che probabilmente non esiste. Ne è venuta fuori una commedia leggera, una favola tenera, allegra e sportiva che è diventato, a sorpresa, il nostro film più personale.
Manetti bros.