DAMIANO GAVINO - "Il superpotere di Paperboy è la sua squadra"
Classe 2001,
Damiano Gavino è uno dei giovani attori italiani più promettenti: amato dal pubblico del piccolo schermo per il suo ruolo nella serie "Un Professore" (di cui sta girando la terza stagione), già nel cast di "Nuovo Olimpo" di Ferzan Ozpetek è ora protagonista di "
Prophecy", nel ruolo di Paperboy, un particolare giustiziere mascherato.
Cosa ne pensi del personaggio di Paperboy, un tipo di ruolo che in Italia vediamo poco...
Vero, è un tipo di racconto molto diverso a quello che di solito vediamo, mi fa molto piacere dirlo. L'enorme crescita del personaggio mi è piaciuta molto, c'è un'evoluzione che era già visibile in sceneggiatura, ringrazio lo sceneggiatore e produttore Andrea Sgaravatti e il regista Jacopo Rondinelli che hanno saputo farci entrare rapidamente nell'atmosfera. Abbiamo avuto pochissimo tempo per prepararci e per girare, è stato necessario il loro supporto: così abbiamo potuto acquisire tutte le nozioni per interpretare al meglio il film, Paperboy capisce che il vero successo è aiutare il prossimo.
Il film è tratto da un manga giapponese.
Non ho letto il manga originale, l'ho sfogliato durante le riprese e mi sono reso conto di quanto fosse una storia diversa, più cupa, misteriosa e violenta, con una grande differenza di culture. Me lo hanno regalato, ce l'ho a casa: magari ora potrei anche leggerlo...
Per la prima volta sei protagonista...
... e ammetto che inizialmente ne sentivo il peso! Poi, soprattutto quando visto il film finito, mi sono reso conto di quanto sia un racconto corale, che parla del valore enorme della squadra, il vero superpotere di Paperboy: siamo tutti consapevoli e forti. Ho capito che gli altri sono importanti quanto il mio personaggio.
Avete girato il film a Torino, che esperienza è stata?
Sì, a Torino da marzo a fine aprile del 2024, per circa quattro settimane e mezzo. Ne ho un ricordo stupendo, non c'ero mai stato prima: la ricordo molto fredda - avevamo tutti la bronchite e sempre con il té caldo in mano! - ma, come faccio sempre, quando arrivo in una nuova città cammino moltissimo, ricordo enormi camminate per vederla. In particolare mi ha colpito la Torino bianca e nera, mi ero spaventato all'inizio lo ammetto.
Un giorno ero insieme a Federica Sabatini in giro, che è un po' sensitiva, e ci siamo trovati in zone con un'energia particolare... Poi ho visto la Mole da sotto, c'era una fila chilometrica e non siamo riusciti a entrare, ma è davvero una struttura imponente.
Hai citato Federica Sabatini: il cast di "Prophecy" è molto giovane, altra positiva particolarità del progetto.
Un fatto raro e bellissimo, un cast molto giovane e in molti casi ai primi passi. Ci siamo io e Federica (che ho sempre stimato moltissimo), ma anche Haroun Fall e Denise Tantucci.
Io sono agli inizi, sto scoprendo ancora tutto di questo mestiere, anche se credo non si smetta mai di imparare. E poi con noi c'è Ninni Bruschetta, che si può dire di lui!
Rispondi a questa intervista in una pausa della lavorazione di "Un Professore 3".
Sì, abbiamo iniziato le riprese, siamo tutti molto contenti di farne parte, abbiamo anche un nuovo regista, Andrea Rebuzzi. La storia è raccontata molto bene, l'evoluzione dei personaggi è affascinante: cresciamo noi attori e crescono anche i nostri personaggi, è molto bello.
23/03/2025, 10:23
Carlo Griseri