Note di regia di "Beyond - Lettera a chi non è andato oltre"
Il film è nato da un desiderio introspettivo e da una domanda. Ma anche dalla volontà di condividere una possibile risposta a quella domanda: cosa vuol dire esplorare? Perché lo facciamo?
Attraverso la ricostruzione in prima persona del viaggio sul ghiacciaio più grande d’Europa, il Vatnajökull, nel 2017, il film è nato come una lettera a chi ha scelto di non andare oltre, ed è finito per diventare una riflessione più universale sul senso dell’esplorazione e del concetto di limite. Ma anche sulla rinuncia, sulla perseveranza e, in fondo, sulla curiosità. Essendo pensato come un messaggio in una bottiglia, una lettera, ma anche una confessione, il voice over insieme alle immagini girate nel 2025 diventa un po’ l’occasione per rielaborare quanto vissuto nel 2017 e trasformare tutto il film in uno spazio mentale, in un ricordo e allo stesso tempo un sogno, un viaggio quindi anche onirico e interiore che prende il volo sulle immagini dei droni su paesaggi così lunari da diventare quasi astratti.
È un racconto in prima persona, in cui anche la relazione con la gopro nel 2017 e con il microfono nel voice over registrato nel 2025 diventano uno spazio intimo: è anche un film sul desiderio di raccontare e la volontà di condividere esperienze e momenti estremi in modo semplice, con una piccola videocamera portatile, spesso con immagini sporche, una voce, e attorno lo sguardo e il suono dirompente di un ghiacciaio che scomparirà nei prossimi 100 anni.
Alex Bellini e Francesco Clerici09/04/2025, 17:47