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NIGREDO - Opera prima tra pulp e soprannaturaleSinossi *: Italia, primi anni 2000. Bianca e Zeno sono fratelli. Entrambi hanno da poco superato i trent'anni e si sentono profondamente insoddisfatti, come se qualcosa avesse impedito loro di maturare e di diventare finalmente persone adulte. Bianca è una pittrice fallita, circondata da adulatori ma da nessun reale compratore, mentre Zeno ha ereditato dal padre l'azienda di prodotti chimici “Palmieri-Diaz”, la quale non è altro che una copertura per dei traffici illeciti. Di fatto Zeno è un boss della malavita, sebbene si sia limitato ad ereditare questo ruolo dal padre, così come ha ereditato tutto il denaro con cui mantiene se stesso, la sorella e i vari scagnozzi che frequentano la sua splendida villa con piscina.
Per cercare di dare una svolta ad una carriera penosamente arenata e dare un senso alla propria vita, Bianca decide infine di simulare la propria morte, sperando in questo modo di suscitare quell'interesse verso le sue opere che fino a quel momento era mancato.
Contemporaneamente Zeno, imprigionato in un ruolo che non sente come proprio, viene travolto da un'improvvisa quanto indesiderata spirale di sangue.
Entrambi i fratelli appaiono determinati a prendere in mano le redini delle proprie vite, ma inesorabilmente finiscono per venire trascinati in un flusso di autodistruzione.