Sinossi *: Attraverso il racconto dei pescatori di aragoste di Fremantle e delle loro famiglie, rappresentanti della folta comunità di emigrati da Molfetta (Bari), e Capo d’Orlando (Messina), vengono affrontate alcune delle problematiche sociali dell’emigrazione italiana nel Western Australia.
In particolare dalle loro storie emerge la grande capacità di ricreare agli antipodi, nella città più isolata del pianeta (Perth, capitale del Western Australia, di cui Fremantle è il porto, è confinata tra oceano e deserto), un ambiente simile a quello lasciato nei paesi d’origine: nello stile delle abitazioni e delle numerosissime attività commerciali, e nel mantenimento delle tradizioni culturali, religiose e familiari. Vengono narrate le difficoltà di inserimento nel mondo anglosassone distante culturalmente e geograficamente, l’amore per il mare, elemento conosciuto che offre la sempre più redditizia pesca delle aragoste.
Il forte legame con il paese d’origine è tuttavia accompagnato dalla consapevolezza di “aver gettato l’ancora” in Australia.
E' così che la frase più ricorrente tra gli italiani emigrati a Fremantle, nel definire la propria condizione, è "non ci possiamo lamentare". Espressione che meglio di qualunque altra descrive il conflitto di quella generazione costretta a emigrare.