Matteo Salvatore ha vissuto una giovinezza di miseria e di analfabetismo, riscattandosi poi con la dolcezza della sua chitarra e la forza poetica delle sue parole. Un riscatto accompagnato da mille follie, poiché egli sfugge a ogni regola e a ogni legge, arguto e imprevedibile come ogni lazzarone, geniale e sregolato, un vero artista.
Nato nel 1925 ad Apricena, paese di confine tra Gargano e Tavoliere, non ricorre esplicitamente ad alcuna tradizione: inventa un nuovo stile anticipando la generazione dei grandi ca...visualizza tuttoantautori italiani che riconoscono nel cantastorie pugliese il loro maestro.