Nata a La Spezia, Federica Di Giacomo, si laurea in Antropologia a Firenze dove lavora per alcuni anni nel teatro-danza. Si forma a Dresda con il gruppo russo Derevo e fonda il collettivo teatrale Tutti. Frequenta il Master europeo di documentario di creazione a Barcellona, dove collabora come aiuto sceneggiatrice in Monos como Becky di Joaquim Jordá e in En construccion di Louis José Guerin. Nel 2000 gira il documentario Los colores de la trance, distribuito da BTV. Dal 2001 realizza documentari per Raisat Cinema...visualizza tuttoa ed altre televisioni. Scrive e dirige i cortometraggi Close Up prodotto dal teatro della Limonaia di Firenze e Suicidio perfetto prodotto dagli Studios della Tiburtina. È produttrice, autrice e regista de Il lato grottesco della vita (2006), premiato al Torino film festival (premio Cipputi, premio Avanti), all'Etno film fest (miglior documentario), selezionato da numerosi festival fra cui Premio Libero Bizzarri, San Paulo Film Festival, Uruguay film festival, trasmesso da RAI3 e Cult. È autrice insieme ad Antonella Gaeta e regista di Housing (2009) prodotto da B&B film e Rai Cinema, selezionato al Locarno film festival, Torino Film festival, CHP Rotterdam, HotDocs Toronto, Marfici Argentina, Thessaloniki film festival, DoxBox Siria, trasmesso da RAI1 e RAI5. Lavora per la Sacher di Nanni Moretti alla regia di un film documentario collettivo. Ha insegnato regia documentaria allo Ied di Milano ed è coordinatrice didattica del Master “Estetica e pratiche del documentario di creazione” presso l’Università La Sapienza di Roma. Con Andrea Zvetkov Sanguigni vince il premio Solinas Documentario per il Cinema 2014, per la scrittura di Liberaci dal male. Nel 2016 il film Liberami viene presentato alla 73.a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia vincendo il Premio Orizzonti per il Miglior film.