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Calabria, Guida al Cineturismo - Luoghi, Film, Personaggi" di Eugenio Attanasio, Mariarosaria Donato, Cineteca della Calabria, 2019 "È stata scoperta la Calabria, prima o poi doveva capitare". Così scriveva Luigi Chiarini sul Corriere della Sera a proposito di “Patto col Diavolo” il film che lui aveva girato valendosi della preziosa collaborazione letteraria di Corrado Alvaro, a suggellare la nascita di una idea di Calabria cinematografica, giusta o sbagliata che fosse, e con essa il mito di una terra arcaica e primigenia dove spiravano venti di passione... (continua). Non vi è dubbio che si debba partire da questo periodo per parlare di Calabria e di Cineturismo, questa forma di turismo di chi si reca in visita alle location cinematografiche, ossia ai luoghi utilizzati per le riprese di un film. Calabria /Guida al Cineturismo, è un’opera dal tono divulgativo che nasce per far conoscere una Calabria diversa, ma assolutamente reale, di regione in cui sono nati o hanno vissuto scrittori, registi, attori, artisti, innamorati di questa terra che purtroppo non riesce a fare notizia per fatti culturali. Sempre più numerosi sono infatti i turisti che, nel mondo, scelgono di far visita ad una città o ad uno scenario reso famoso da un film. Il cinema infatti rende protagonista quel paese, quella spiaggia, quel luogo, suggellando una specie di patto e sancendo un’identità, anche in una regione come la Calabria dove non è immediato associare una località ad un film famoso. Per certi versi possiamo affermare come invece nel nostro territorio, queste istanze provenienti specialmente dal mondo della promozione turistica siano state sentite con molto anticipo sui tempi se pensiamo ad uno dei primi film “ cineturistici” per eccellenza che è “La ballata dei mariti” di Fabrizio Taglioni, nato nei primi anni 60 da una sinergia di enti locali territoriali che pensarono di incentivare la produzione di una pellicola che servisse per promuovere le bellezze paesaggistiche della provincia di Catanzaro. Oltre al Lago Ampolino e all’Aspromonte, dei primi anni ‘50 sono diversi i “luoghi del cinema “che entrano nell’immaginario collettivo come siti del cinema calabrese se pensiamo al Castello Aragonese di Le Castella, dove Monicelli girò “L’armata Brancaleone”, Il borgo di Palizzi de “Il Ragazzo di Calabria” o, in tempi più recenti, il paesaggio rupestre dei paesi grecanici di “Corpo celeste”, le carbonaie di Serra San Bruno de “Le quattro volte” Questo risulta fuori catalogo
Libri
Biografia:
Laureata in Lettere e Filosofia, con un lavoro di tesi sul cinema etnografico di Mario Gallo. Dal 2005 al 2015 ha svolto attività di supporto organizzativo e didattico in corsi di perfezionamento ed alta formazione presso l’Università della Calabria. Nel 2004 inizia la sua collaborazione con la Cineteca della Calabria, con cui realizza molteplici progetti di ricerca e promozione cinematografica, occupandosi, in particolare,delle edizioni annuali del Premio Cinematografico Mario Gallo. Da diversi anni co-gestisce i...visualizza tuttoil Cineforum Falso Movimento,derivato dall’esperienza di gestione del Teatro Comunale di Rovito (Cs), per il quale è responsabile delle attività di cineforum rivolte alla Scuola. Cura settimanalmente, per Il Quotidiano del Sud, la rubrica cinematografica “Occhi Apertichiusi”.