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I 100 Film che Sconvolsero il Mondo" di Gianni Canova, 216 pp, 24 ORE Cultura - Gruppo 24 ORE, 2022 Il volume guarda alla storia del cinema da un’angolazione particolare, concentrandosi sulle opere e scegliendo 100 film che hanno rappresentato un punto di svolta nella storia e nell’evoluzione della settima arte. Il libro però non vuole fissare nessun canone, né stabilire gerarchie di alcun tipo; l’intento dell'autore è piuttosto quello di fornire un “piccolo atlante di sconvolgimenti possibili, una mappa orientativa dentro la mutevole galassia del nostro immaginario”... (continua).
Il lettore viene condotto in una cavalcata entusiasmante, cominciando con le grandi opere del muto di Lang e Chaplin e le creazioni dell’età dell’oro hollywoodiana, proseguendo con i capolavori di Orson Welles e Hitchcock, la grande stagione del Neorealismo, la Nouvelle Vague e la commedia all’italiana, continuando con le narrazioni impegnate di autori come Visconti, Pasolini, Tarkovskij e Bergman. E poi ancora le grandiose saghe degli anni ’70 e ’80, tra cui Star Wars, Alien, Apocalypse Now e Il Padrino, fino ad arrivare agli anni più recenti, ricchi di grandi cult come Forrest Gump e Il Grande Lebowski dei fratelli Cohen, e ai giorni nostri, con importanti pellicole tra cui La grande bellezza di Sorrentino e Parasite del coreano Bong Joon-ho. prezzo di copertina: 32,90 € Questo risulta fuori catalogo
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L'Alieno e il Pipistrello. La Crisi della Forma nel Cinema Contemporaneo" di Gianni Canova, 272 pp, Bompiani, collana Tascabili. Saggi, 2022 Gianni Canova si confronta in questo saggio, aggiornato e integrato per questa nuova edizione, con il cinema che spesso viene etichettato di intrattenimento o di genere: il fantastico. Le due grandi serie di Alien e Batman diventano il campo privilegiato per indagare la mutazione profonda in atto non solo nel cinema, ma anche nel mondo che produce e consuma queste mitologie contemporanee. Ciò che è estraneo fuori o dentro di noi e ciò che spaventa diventano cartine di tornasole per interrogarci sulla società di oggi, sulla crisi dell'egemonia dello sguardo e sulla perdita del legame ontologico fra immagine e realtà, ovvero sulle dinamiche sociali e culturali in atto in questo inizio di XXI secolo... (continua). prezzo di copertina: 13,00 € Questo risulta fuori catalogo
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Mediaset e il Cinema Italiano. Film, Personaggi, Avventure" di Gianni Canova, Rocco Moccagatta, 400 pp, Mondadori Electa, 2022 Quando ci siamo messi a ragionare sui primi film prodotti, in alcuni casi solo finanziati, dall'allora neonata Reteitalia, abbiamo ritrovato alcune schegge di memoria collettiva ultra-pop come L'allenatore nel pallone, fenomeni di costume che hanno caratterizzato un'epoca come Sposerò Simon Le Bon, la nascita di un certo nuovo divismo anni Ottanta con film come Via Montenapoleone o / miei primi 40 anni... (continua). Ci siamo imbattuti in autentiche sorprese come Bianca di Nanni Moretti, prodotto da Be.Ma (dove la Be sta per Berlusconi), o persino, inattesi, Abel Ferrara o maestri del cinema italiano quali Risi, Lattuada e Rosi. Con un approccio alla produzione magari anarchico - molti film di genere e tanti esordienti alla regia -, ma animato dal desiderio di intercettare il proprio tempo e dargli una forma, intrappolarlo anche solo in qualche fotogramma. Seguendo questo filo siamo arrivati all'avventura di Penta, con Mario e Vittorio Cecchi Gori, che per un lustro ha sfornato non solo tanti film ma anche numerosi successi, fino al premio Oscar di Salvatores. E da lì il testimone passa a Medusa, siamo a metà anni Novanta, che tra film distribuiti e film prodotti mette insieme il catalogo più importante degli ultimi venticinque anni di cinema italiano. Troviamo la nascita di un nuovo cinema popolare, magari ben introdotto da successi televisivi pregressi, nel cosiddetto comico sentimentale, da Pieraccioni ad Aldo, Giovanni e Giacomo, che si spinge fino a oggi con Ficarra e Picone. C'è spazio per gli ultimi film di grandi autori, su tutti Bernardo Bertolucci, per professionisti nel pieno della loro maturità artistica come Giuseppe Tornatore, ma anche per nuovi registi che avrebbero fatto grande il cinema italiano, tra cui Paolo Sorrentino, Matteo Garrone, Emanuele Crialese, Gabriele Muccino e Ferzan Òzpetek. Nessuno si senta escluso, verrebbe da dire, un po' perché la lista è bella lunga e non riproducibile qui, un po' perché questo volume esiste proprio per tener conto di tutto, anche delle questioni e dei film minori. Tutti i registi, i produttori nati in questo grembo (molti dei quali oggi producono i film e le serie italiane di maggiore successo, anche all'estero), e tutti i professionisti che a vario titolo hanno guidato o comunque segnato le sorti delle tre società cinematografiche del Biscione. Il libro nasce nel marketing strategico di RTI (Mediaset) un giorno del 2019, quando ci siamo ritrovati a mettere insieme questi tre cataloghi come fossero quello di un'unica ipotetica casa di produzione, Mediaset Studios, diciamo, ritrovandoci tra le mani più di 500 titoli e una buona fetta di immaginario nazionale, con qualche premio Oscar come ciliegina sulla torta. Dati alla mano, sarebbe il più grande produttore italiano di sempre. Consapevoli di come questa storia fosse non solo complessa, intricata, ma quasi del tutto sconosciuta, mai vista nella sua interezza persino all'interno dell'azienda, ci siamo rivolti all'università IULM di Milano per affidare alle competenze di chi da tanto tempo si occupa di cinema italiano di ieri e di oggi, come il rettore Gianni Canova e lo studioso Rocco Moccagatta, il lavoro di ricostruzione e racconto di questa che può ben dirsi un'avventura, un film in sé. La scelta non è caduta su di loro per caso, ma è stata agevolata da precedenti collaborazioni e dalla consapevolezza che questi ricercatori amano il cinema senza restrizioni, senza steccati, al di là della banale dicotomia tra cinema d'autore e di cassetta che tanto spesso ha impedito di guardare alla produzione italiana nel suo insieme, senza pregiudizi, ma con uno spiccato gusto per lo stratificato mondo della popular culture. prezzo di copertina: 60,00 € Questo risulta fuori catalogo
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Campari e il Cinema. Campari and Cinema" di Gianni Canova, 182 pp, Skira, 2021 Questo libro vuole raccontare come la passione per l'arte e la creatività di Campari siano intimamente connesse alla sua esigenza e al suo desiderio di comunicare e di innovare. Da sempre la sua predilezione per l'arte cinematografica ha costituito il motore per sperimentare e dare vita a progetti ogni volta diversi e inattesi: un'evoluzione espressiva che - dopo le esperienze dei Red Diaries - sfocia in una nuova produzione, Fellini Forward, che è un modo di fare cinema davvero senza precedenti... (continua). I saggi pubblicati in questo volume non si limitano alla narrazione dell'esperienza di Campari ma la affrontano con uno sguardo di ampio respiro sulla storia del cinema: grazie a una fitta rete di rimandi, mostrano come il lavoro di Campari, e dei registi con cui ha collaborato negli anni, sia inserito in una storia ancora più grande e nobile. Il volume è articolato in quattro sezioni (Rivoluzione Cinema; Rivoluzione Campari; Campari e il cinema: un'attrazione fatale; Il cinema nell'era dell'AI) e riunisce i contributi critici di Gianni Canova, Giuseppe Mazza, Rocco Moccagatta, Guido Cornara, Guido Di Fraia. prezzo di copertina: 50,00 € Questo risulta fuori catalogo
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Quo chi? Di cosa ridiamo quando ridiamo di Checco Zalone" di Gianni Canova, 144 pp, 2016 Ho visto Quo Vado? la sera del 2 gennaio in un cinemino di alta montagna. Nevicava fitto. Con mia moglie e mia figlia di 11 anni abbiamo fatto un'ora e un quarto di coda, sotto la neve, con altre 2/300 persone che attendevano euforiche di entrare al cinema. C'erano vecchi e bambini, signore borghesi e ragazzini punk. Erano allegri, ridevano, emanavano calore. La stessa cosa, nelle stesse ore, succedeva in tutta Italia, e coinvolgeva milioni e milioni di italiani... (continua). Una cosa così non succedeva dagli anni '50. Quando un film produce un fenomeno così, e coinvolge un'intera società, vuol dire che contiene ed emana qualcosa di unico, qualcosa di prezioso. Questo libro cerca di capire cos'è questo qualcosa. E chiede allo stesso Zalone di svelarci i segreti di una comicità così libera, gioiosa e contagiosa. prezzo di copertina: 15,00 € Questo risulta fuori catalogo
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Atlante del Cinema Italiano" di Gianni Canova, Luisella Farinotti, 404 pp, Garzanti, collana Saggi, 2011 Questo Atlante del cinema italiano, curato da Gianni Canova e Luisella Farinotti alla guida di una squadra di giovani studiosi, è un doppio viaggio. Ci guida alla scoperta di un paese affascinante e sorprendente, pieno di storie, immagini, personaggi: quello che ci raccontano i film italiani degli ultimi anni. Al tempo stesso quei paesaggi e quelle persone, con le loro vicende ora comiche ora tragiche, ci raccontano il nostro paese, nelle sue mille sfaccettature: come è cambiato – e sta ancora cambiando... (continua). Ci permettono di individuare luoghi comuni e stereotipi: un'immagine dell'Italia e dei suoi abitanti che magari troviamo fastidiosa, ma non per questo è meno reale. Nella sua mappa, l'Atlante del cinema italiano posiziona oltre 400 pellicole, dai grandi successi dei film di Natale ai capolavori dei grandi registi, a pellicole più nascoste ma non meno rivelatrici. Attraversa le diverse classi sociali e le generazioni. Sonda il mondo del lavoro, con le nuove professioni e precarietà. Rivisita e interroga la storia e la politica, in particolare gli anni del terrorismo e la lotta contro la mafia e la criminalità organizzata. Si confronta con categorie consolidate, che alcuni film ribadiscono e altri mettono in discussione: la contrapposizione Nord-Sud, il rapporto città-provincia, il nodo dell'immigrazione. E con una serie di «Cartoline», individua figure che ritornano ossessivamente e apparizioni inattese.
Quello che emerge, alla fine di questo «grand tour», è un doppio ritratto: quello del nostro cinema e quello del nostro paese. Trovare distanze e punti di contatto, scollamenti e intersezioni, tra queste due immagini in movimento è un esercizio divertente.
E utile per capire chi siamo. prezzo di copertina: 28,00 €
Gianni Canova è professore ordinario di Storia del cinema e Preside della Facoltà di Comunicazione, Relazioni pubbliche e Pubblicità dell’Università Iulm di Milano. È stato critico cinematografico per "la Repubblica", "il Manifesto", "Sette" del "Corriere della Sera" e "la Voce" di Indro Montanelli. Ha curato alcune mostre multimediali fra cui Le città invisibili (2002), Dreams. I sogni degli italiani in 50 anni di pubblicità televisiva (2004) e Annisettanta (2007). Attualmente conduce il programma "Il Cinemaniaco...visualizza tuttoo" su Sky Cinema e dirige la rivista "Duellanti". Autore di numerosi saggi, per Marsilio ha curato l’XI volume della Storia del cinema italiano, 1965/1969" (2002) e una monografia su Robert Zemeckis (2008).