Nato a Londra da genitori polacchi cacciati dal loro Paese durante la Seconda guerra mondiale, Lech Kowalski si è trasferito presto negli Stati Uniti e ha trovato nella New York di fine anni '70 un luogo brulicante di energia e conflitti.
Ha raccontato l'esplosione del fenomeno punk in D.O.A., Story of a Junkie, Born to Lose e Hey Is Dee Dee Home?, mettendo in evidenza la carica eversiva e la tendenza all'autodistruzione propria del movimento e delle sue stelle cadenti, da Johnny Thunders a Sid Vicious e Dee Dee...visualizza tuttoe Ramone.
Espatriato e outsider perenne, il regista ha filmato gli homeless del Lower East Side (Rock Soup), i giovani anarchici di Cracovia (Boot Factory) e gli orfani di Kabul (Charlie Chaplin in Kabul), con occhio attento alle dinamiche sociali e ai meccanismi di sopraffazione, ma senza mai compatire chi ne resta vittima o lasciare spazio al facile cronachismo da reportage televisivo. Il suo è un cinema dinamico e spiazzante, percorso da una vitalità struggente anche nel testimoniare i drammi più atroci.
La guerra e i suoi strascichi ricorrono spesso nei suoi film (Camera Gun, On Hitler's Highway, The End of the World Begins with a Lie), così come la natura peregrina dell'esule in cerca di solidarietà all'interno di un mondo segnato da confini e barriere. East of Paradise è l'opera in cui trovano piena espressione tutti i suoi temi: spaccato in due tra la testimonianza della madre deportata in Russia e il racconto del regista che ripercorre la propria carriera, è il film che sintetizza al meglio il desiderio di servirsi del cinema per trovare una voce propria e allo stesso tempo renderla depositaria di una memoria condivisa.
I film di Lech Kowalski hanno preso parte ai principali festival cinematografici internazionali come Cannes, Venezia e Locarno, e retrospettive del suo cinema sono state organizzate alla Cinemateque Françoise di Parigi e al Docs Forum di Città del Messico. Negli ultimi anni il regista si è dedicato anche alla realizzazione di installazioni esposte nei vari continenti, da Tokyo a Buenos Aires, dall'Afghanistan al Messico. Ha insegnato presso LA FEMIS di Parigi e alla scuola d'arte HEAD di Ginevra.