Fondazione Fare Cinema
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Angelo Casto

03/07/1960
Orta Nova (FG), Italia

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Angelo Casto


Filmografia dal 2000:
in produzione » corto Il Respiro del Sud: regia, soggetto, sceneggiatura
2020 » doc A 3 Km dalla Rivoluzione: regia, soggetto, sceneggiatura


Note:
Studi
1987, Bari, laurea in scienze politiche (indirizzo storico politico)
1994, Bari, corso di filosofia morale, Prof. Nicola Massimo De Feo.

Cinema e scrittura
Dal 1989 partecipa al laboratorio cinematografico di Ermanno Olmi “Ipotesi Cinema”.

Nel 1990 scrive e dirige “ipotesi Francesco”, prod. Raiuno/IpotesiCinema (selezionato oscar scuole di cinema). Cortometraggio che denuncia i guasti sociali dell’industrializzazione fallita nell’Italia meridionale degli anni ’60.

Nel 1992 partecipa all’esperimento cinematografico “Postazione della Memoria”, un riversamento fedele della realtŕ nel cinema.

Dal 1993 č coordinatore per le attivitŕ di “ipotesicinema formazione” dell’area centro meridionale.

Nel 1995 č tra i redattori del progetto “Il Lavoro”: momento di riflessione sulle mutazioni delle attivitŕ lavorative alle quali č costretto l’uomo contemporaneo.

Nel 1998 scrive e dirige “la sistemazione”, prod. Raiuno/ipotesi cinema. Cortometraggio che coglie l’assurdo in talune realtŕ lavorative.

Nel 1998 č tra i fondatori di “ipotesicinema produzione srl”.

Nel 2007 scrive e dirige “Strani Migranti”, documentario, produzione Aranciafilm Bologna/ Regione Puglia. Un curioso caso di emigrazione al contrario, che riguarda una comunitŕ di contadini veneti insediatasi nella valle dell’Ofanto negli anni ’30 del secolo scorso.

Nel 2012 scrive: L’ultimo respiro a Mezzogiorno , Franco Di Mauro editore, Napoli. Pamphlet sulla questione meridionale.

Nel 2015 scrive e dirige “l’Ultimo Scirocco”, film breve, produzione Aranciafilm Bologna/Apulia Film Commission, tratto dal libro “Riflessioni e racconti dalle macerie di una civiltŕ”

Nel 2020 scrive e dirige “A tre chilometri dalla rivoluzione” , film-documentario: la parabola di tre giovani sognatori che verso la fine degli anni ’60 sacrificarono il proprio futuro per dedicarlo a quello del loro luogo di origine.