Sinossi *:
Italia, 1950: Gabriele Bortolozzo è un uomo felice, ha un lavoro vicino a casa e non deve emigrare. Il Petrolchimico di Porto Marghera assume centinaia di operai. I nuovi impianti produrranno grandi quantità di un materiale rivoluzionario: la plastica. Ciò che né Gabriele né i suoi compagni di lavoro sanno è che la lavorazione è devastante per la salute fino a provocare forme diverse di cancro. Il documentario racconta la storia di Gabriele e di come sia riuscito, 50 anni più tardi, a portare in tribunale i manager del Petrolchimico.
La lotta di un operaio contro l'industria chimica di Venezia. Per 40 anni l'indifferenza della classe dirigente del settore petrolchimico ha causato la morte di centinaia di operai per esposizione prolungata a sostanze altamente tossiche. Durante tutti questi anni Gabriele Bortolozzo ha raccolto le prove che hanno portato ad uno dei più famosi casi giudiziari italiani degli ultimi tempi. E nonostante le gravi accuse di omicidio preterintenzionale e disastro ambientale i dirigenti del più grande stabilimento europeo sono stati recentemente assolti.



Note:
Ricerche d’archivio a cura di Edoardo Fracchia e Margherita Hoffer.
Materiali d’archivio presenti nel documentario tratti da:
- “I nua” di Enzo Luparelli
- “L’Adriatico deve Vivere” di Giorgio Cardona
- “La Città” di Guido Vianello
- “Porto Marghera, le Immagini 1900-1985, la Storia” (Musolini Editore)
- Archivio Centro Lucini, Padova
- RAI Trade
- Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico
- Istituto Luce

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