Sinossi *:
Perché mai non dovremmo difendere questa valle? Datemi un motivo, uno solo.
Che sia buono, però.
No, non ascolterò ancora un'altra promessa. Una scommessa per il futuro? No, non gioco più: le scommesse a cui finora non abbiamo potuto sottrarci le abbiamo perse tutte. Voglio un motivo buono, non una promessa.
Niente numeri, niente analisi: quello che non si è voluto capire fino ad ora non si vorrà capire più.
I rischi per la salute, la distruzione dell'ecosistema... Le compensazioni! No, non posso ascoltare ancora un'altra promessa. Niente numeri, niente analisi. Voglio parlare di una cosa molto più importante, più concreta. Voglio parlare dei nostri ideali. Voglio parlare della nostra vita.
Di cosa abbiamo bisogno? Cosa ci manca di così importante da sentire il bisogno di andarlo a cercare al di là di queste montagne? E di farlo... velocemente?
Da dove ci viene questa smania, da non sentire più il bisogno di ascoltare la voce di queste montagne? Cosa stiamo cercando? Cosa abbiamo perso?
Ho paura, a dare la mia risposta. Ho paura di sentirmi dire che sono un idealista.
Non ho paura di essere deriso: ho paura di sentirlo dire da un'altra persona ancora.
Sarei costretto a prendere atto che c'è un realista in più.
Ho paura di sentirmi dire che è solo una questione di principio, ma a forza di rinunciare ai principi stiamo arrivando alla fine...
Ho paura di sentirmi dire che si difende il cortile di casa, che gli egoismi di una minoranza non possono prevaricare i bisogni di una Nazione. Ho paura di sentir dire che è un problema di democrazia, che il muro contro muro è la premessa di contaminazioni pericolose, come è già capitato in passato al nostro tormentato Paese...
Non è vero. Le cose non stanno così. E la democrazia è già a rischio quando i cittadini alzano la voce. Le contaminazioni sono l'effetto di una democrazia a rischio, non la causa.
Questo non è il nostro cortile: è la terra degli italiani. Questa valle non è nostra: è degli italiani. Se tutti vogliamo un futuro di benessere, per quale ragione apriamo gallerie e chiudiamo ospedali?
La terra è l'ultima cosa che ci resta, non possiamo sprecarla, per nessuna ragione.
La terra sarà l'unica cosa che ci resterà dopo che avremo venduto tutto.
Per questo la difendiamo. Per tutti

Cast


Soggetto:
Luigi Mezzacappa

Sceneggiatura:
Luigi Mezzacappa

Musiche:
Lou Dalfin (Brani "Bracabosc" ed "Occitania e Basta",)

Montaggio:
Luigi Mezzacappa

Fotografia:
Luigi Mezzacappa
Giorgio Savio

Suono:
Luigi Mezzacappa

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