Sinossi *: Piove. Una teca retro illuminata della compagnia di affissioni IGPDecaux si accende sul “niente di nuovo”. Sono le 18:29 di una sera qualsiasi. Le auto sfrecciano accanto alla teca indifferenti, prima di incolonnarsi dietro a un semaforo. L’aria è elettrica, i passanti affondano il volto nei cellulari mentre un ragazzo incappucciato, dal passo calmo e molleggiato, si avvicina. È un attimo. Alle 18:31 la luce fredda che si irradia dalla teca illumina qualcosa di inaspettato. Lo chiamano il “Banksy di Torino”. All’appello via social, lanciato per convincerlo a fare un film su di lui, ha risposto con una mail firmata: Andrea Villa. È il suo vero nome? No. Qual è il suo vero volto? Nessuno lo sa. Nasconde sé stesso dietro una maschera specchiata che riflette e distorce la realtà.