Sinossi *: Milano, estate 2021. In una piccola sala teatrale arrivano una ventina di persone. Sono amici, sia uomini che donne. Vengono visibilmente da tanti paesi diversi e scherzano tra loro, ci portano in una babele linguistica che ci accompagnerà per tutto il film. È il primo incontro, dopo la pandemia, del nostro laboratorio di Teatro interculturale dedicato a migranti e rifugiati attivo dal 2019. Quando non è stato possibile incontrarci siamo rimasti in contatto dandoci appuntamento ogni settimana al telefono e su zoom. Da lontano ci siamo raccontati delle favole che ci hanno fatto compagnia mentre eravamo chiusi nei Centri di accoglienza e nelle case. Tutti hanno una storia preferita, una che si ricorda dall’infanzia, una che sembra trovarci ovunque noi siamo, anche lontani da casa. Questa storia è una parte preziosa della nostra identità, parla con le parole, i suoni e le immagini delle nostre radici, e cresce con noi accompagnandoci nel nostro viaggio.
Dall’elaborazione di questi racconti da parte di un team di drammaturghi nasce la nostra storia: accompagnati dalla rapida pedalata di un Rider incontriamo personaggi diversi, un ragazzo che sta cercando lavoro come barista o cameriere, due sorelle che provano a convivere in un piccolo appartamento, due ragazzi al parco che si allenano e ascoltano musica etnica. Attraverso il loro sguardo scopriamo una Milano trasfigurata in cui misteriose figure cominciano a popolare la città. Sono i personaggi delle favole raccontate durante la pandemia.