Sinossi *: Una scrittura lenta, decisa che poi diventa veloce, forsennata, rabbiosa; così - REBUS - accoglie e aggredisce il fruitore, lo accompagna in un incognito mondo di immagini e suoni, giocati tra il noto e lo sconosciuto, quasi per strabiliare e impaurire, per separare chi sa da chi non sa, chi vuole sapere da chi vuole fuggire.
L´elemento prevedibile è l´imprevedibilità, il suo giocarsi tutto, o quasi, per l´autonomia dei significanti e per la difesa della loro libera e potenziale trasformazione nel naturale scorrere del tempo. Ogni significato dato è destinato a perire!
Ancora una volta gli artisti non fanno ciò che ci si aspetta, con una faticosa gimkana evitano regole, attese e prassi mostrando che è ancora possibile ragionare attorno ad un´opera aperta.
Viva la libera circolazione dei significati, viva la libertà dei significanti!