Sinossi *: “Rides” nasce girando un video sulla giostra in una festa patronale, il “Crazy Surf” della Zamperla.
Da molti anni non vivevo un'esperienza del genere e durante la corsa riaffiorarono moltissimi ricordi che credevo aver perso, ma erano lì come un sogno liquido che cercavano di dirmi qualcosa sul mio futuro, perché un sogno è self-contained in se stesso, nell'atto stesso del sognare; sia fisico che mentale, perché nel momento in cui si sogna, il proprio mondo è nel sogno stesso.
A far riaffiorare le immagini intercorre un meccanismo deterministico, dove numerosi passaggi di morphing applicati sui frame compattano le forme in una stratificazione che plasma l'ambiente in realtà virtuale.
I suoni seguono in un parallelismo ossessivo, quasi ipnotico; permeano lo spazio in una sequenza aleatoria che ad ogni ripetizione arricchisce di dettagli la ricostruzione dell'esperienza.