Sinossi *:
Un paese abbandonato ha cuore e memorie.
Un paese abbandonato ha vento e silenzio.
Un paese abbandonato ha lo zappettìo di chi ha mantenuto un orto e, di tanto in tanto, se ne prende cura.
C’erano canti e c’erano risate; c’era la bottega del sarto, che poi è diventata un’osteria; c’erano gli animali e c’erano le donne che portavano su l’acqua dal fiume, prima che fosse costruito l’acquedotto; c’era la macchia e c’erano gli alberi dopo il rimboschimento; c’era il lavoro e c’era la scuola elementare. Era un crocevia, un luogo di incontro, di innamoramenti e di scambio.
Il borgo di Agelli ha seguito il destino di tanti luoghi dell’Appennino. Spopolato dai cambiamenti economici e di stile di vita degli ultimi 50 anni, è stato a poco a poco lasciato a se stesso. I terremoti hanno fatto il resto.
Con l’Azione Sonora condividiamo il rito del camminare, dell’ascoltare e del sostare. Insieme, in piccoli gruppi di venti viaggiatori per volta.
un cammino di esplorazione percettiva dello spazio attraverso la parola e la musica.
Le sorgenti sonore di questo rito sono artisti, educatori ed operatori sociali che hanno attraversato con me questo territorio del suono, della memoria e dell’immaginazione .



Note:
I materiali sonori dell’Azione vengono dal gruppo, dalla ricerca storica degli anni ‘60/’70, da Guido Ianni, vicesindaco di Roccafluvione e da Massimiliano Di Carlo, musicista, ricercatore e divulgatore della tradizione locale.

ULTIME NOTIZIE