Sinossi *: "Rugiada di Vita" è un affettuoso ritratto della pittrice novantasettenne Maria Picardi Coliac, affettuosamente chiamata dai pochi intimi, Mimma.
Maria Picardi Coliac è una pittrice nata a Barletta nel 1926, figlia di Vincenzo ed Anna Scotti. Fin dall'infanzia mostra una spiccata inclinazione per l'arte, incoraggiata dal padre, un abile disegnatore. A otto anni viene affidata alle cure del pittore Vincenzo De Stefano, il cui studio diventa per lei un luogo di formazione fondamentale fino alla morte del maestro nel 1942. Nonostante la sua eccellenza nelle arti, affronta anche altre sfide, frequentando il ginnasio e il liceo classico, e sperimentando varie attività come lo sport, la musica, il ricamo e la poesia.
Dopo la morte del suo maestro, Maria Picardi Coliac si immerge completamente nel mondo dell'arte, frequentando altri studi pittorici a Barletta e successivamente iscrivendosi all'Accademia di Belle Arti a Roma e Napoli. Nonostante le pressioni della famiglia e della società, prosegue il suo percorso artistico. Nel 1951, si sposa con Leopoldo Coliac e ha due figlie, continuando a dipingere e a studiare l'arte.
Negli anni successivi, Maria Picardi Coliac si distingue come pittrice, partecipando a numerose mostre e ottenendo importanti riconoscimenti e premi. Diventa membro di varie istituzioni artistiche e culturali, dedicando parte delle sue opere e delle sue energie a cause umanitarie e sociali. La sua carriera artistica è caratterizzata da una vasta gamma di tecniche e stili, ma l'olio rimane la sua preferita.
La sua arte si distingue per la fusione armoniosa tra tradizione classica e modernità, con pennellate vivaci e una tavolozza delicata.
Nel corso degli anni, Maria Picardi Coliac continua a essere una figura di rilievo nel panorama artistico, esponendo in importanti musei nazionali e stranieri e ricevendo riconoscimenti prestigiosi.
La sua dedizione all'arte e al suo impegno sociale e culturale la rendono una figura ammirata e rispettata sia nel suo ambiente locale che a livello internazionale.