Sinossi *: Un uomo, una forte solitudine, una notte qualunque. In un’epoca pervasa dai dispositivi, il rimedio è facile e a portata di mano: correre non richiede alcuno sforzo, così come cimentarsi nell’esplorazione di luoghi sconosciuti.
Pur nei panni di un nuovo ego, nei quali bellezza e agilità ci elevano al migliore ricordo di noi stessi, non si sfugge a fantasmi e inquietudini. Il confine tra realtà e virtuale si assottiglia così come la distanza tra i due protagonisti, imprigionati nel titolo dell’opera. Samyr è il giovane eroe, o piuttosto colui che gli dà anima e vita?