Sinossi *:
Dai giovani al lavoro migrante, dagli esodati alla difficile situazione del lavoro femminile, “Secondo Mondo” parla di noi. Del vuoto valoriale che ha investito la vita, dalla maternità alla vecchiaia, in un tempo ogni volta differente, senza che permanga una coesione generazionale, un'idea di società, di comunità e di futuro. Posando l'occhio laddove la vita si mostra, si nasconde, si cela, restituisce l'urgenza di una visione d'insieme, in cui la frantumazione dei corpi, delle storie e dei vissuti ci racconta di un'involuzione delle relazioni, della qualità dell'esistere, dell'idea di futuro e felicità.

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