Sinossi *: Un drammatico dilemma ambientale: la caccia di pigmei e yangoueré rischia di sterminare gli animali della foresta pluviale di Ngotto, in Africa Centrale? Straordinarie immagini inedite raccontano la eccezionale ricerca di un biologo, nella vita campione di beach-volley. La caccia con le reti, le micidiali trappole, i mercanti di carne e lo straordinario rapporto fra uno scienziato e gli abitanti di un villaggio sperduto nella foresta inesplorata.
La foresta di NGotto è un ambiente naturale assolutamente unico. La sua fauna è eccezionalmente ricca, dall’elefante al gorilla, dagli scimpanzé alle antilopi bongo, dai bufali di foresta ai cercopitechi, dai coccodrilli ai ratti di Emin, dal leopardo alle tante specie di serpenti, solo per citarne alcuni. Per gli uomini dei villaggi, bantu e pigmei, cacciare è vitale, rappresenta l’unica possibilità di arricchire un’alimentazione altrimenti basata solo sulla manioca. Ma sempre più la caccia è diventata una possibilità di reddito, normalmente derivato solo da piccole coltivazioni di caffè, da quando i mercati delle città hanno cominciato a far salire la domanda di selvaggina proveniente dalla foresta. Ecco perché Andrea Ghiurghi è qui: per studiare la caccia nei villaggi sotto il profilo ecologico, culturale ed economico, per arrivare ad una proposta di gestione razionale della risorsa selvaggina ai margini della riserva integrale di NGotto, nel quadro del progetto europeo ECOFAC (Ecosystème Forestale Afrique Centrale).