Sinossi *: Romolo Abis ha vissuto una vita fatta di violenza, soprusi e oppressione.
E’ un giovane disabile, con una sensibilità unica, un’intelligenza fuori dal comune ed una forte determinazione. La madre muore quando ha 10 anni, il padre lo fa vivere in una baracca, gli toglie la pensione, lo costringe a zappare, estirpando la sua dignità. Ma Romolo, seppur provato, non si rassegna. Per sfogarsi corre a più non posso per i campi. Un altro rifugio è a casa della sua professoressa una donna profondamente dedita all’insegnamento, dove apprende tutto ciò che gli è ingiustamente negato.
Finalmente, un giorno, Romolo viene liberato dal suo aguzzino: il padre va in carcere e lui viene affidato ad una vera famiglia. Romolo comincia ad annusare la bellezza di essere sé stesso, se pur diverso dagli altri, ma libero. Frequenta l’università, viene amato profondamente dai genitori adottivi, continua a correre entrando in una squadra di fantastici disabili grazie ad un ex atleta, che diventa il suo allenatore. Abis si lascia travolgere dalla profonda amicizia del gruppo di corridori e tifosi, suoi grandi sostenitori e motivatori. Presto l’allenatore di Romolo, un giovane di grande sensibilità, riconosce in lui la stoffa del vero campione, i suoi tempi sono continui record che terrorizzano il mondo dell’agonismo, creando la quasi certezza che un disabile possa competere e vincere su tutti gli altri normodotati. Adesso un’altra insidia vuole minare il passo veloce di Romolo: il manager del campione concorrente alle qualificazioni olimpiche, un uomo devoto solo alla competizione, è disposto a qualsiasi cosa pur di mettere fuori gioco Abis …ma ancora non tutto è perduto. La corsa di Romolo è appena cominciata e porterà lo spettatore in un avvincente viaggio verso la vittoria su qualsiasi pregiudizio
Note:
La produzione cinematografica vede protagonisti diversamente abili affiancati da attori professionisti e di fama nazionale. Questa rivoluzionaria cinema terapia è anche motivo di studio da parte dei docenti universitari dell’Ateneo di Cassino che si occupano di psicologia del cinema, cattedra fondata dal Prof. Antonio Fusco. A sostenere il progetto in prima linea c’è la Professoressa Rosella Tomassoni, Presidente del Cudari che ha coordinato l’organizzazione delle riprese avvalendosi della collaborazione della Dott.ssa Vania Mancino.