Sinossi *: Salka è nata come rifugiata nel deserto del Sahara, ed è cresciuta in Italia per caso: è stata una delle cosiddette “Piccole Ambasciatrici di Pace”. I Saharawi mandano da decenni in Europa i loro figli, per mostrare al mondo l'ingiustizia che subiscono. Un muro minato lungo 2700 km attraverso il deserto, e non se ne fa menzione nemmeno nelle risoluzioni delle Nazioni Unite sul Sahara Occidentale. Questa ex colonia spagnola, proprio di fronte alle Isole Canarie, è occupata dal Marocco dal 1975. Nel 2011 ho trascorso 5 settimane nei campi profughi sahrawi vicino a Tindouf, a sud-ovest dell'Algeria. È qui che si fermò la fuga dei Saharawi dalla loro terra devastata dalla guerra, anche se nessuno di loro immaginava che sarebbero rimasti lì così a lungo. Quando ho conosciuto Salka, la sua madre italiana adottiva Carmen e sua madre Aisha, avevo finalmente trovato quello che cercavo: lo stato di riposo ha cominciato a prendere forma. Né Salka né io siamo nati quando tutto è cominciato. Il Sahara occidentale è stato occupato dal Marocco e saccheggiato da molti altri per oltre 40 anni.