Sinossi *: Com’era la Riviera Romagnola prima di essere invasa da pacifiche orde di turisti nord-europei? Com’è nato il mito di quel preciso tratto di costa italiana, delle sue notti, dei suoi “vitelloni”? Cosa ha significato sul piano sociale e culturale l’avvento del turismo straniero di massa nell’Italia del Boom economico e delle sue contraddizioni?
Queste e molte altre domande sono al centro di Stessa spiaggia stesso mare, un documentario in cui Guido Chiesa ha scelto di indagare quel peculiare “melting pot” che si è venuto a creare in Romagna dal dopoguerra in poi, grazie all’afflusso di incredibili quantità di turisti tedeschi, britannici e scandinavi, attratti dal mito d'un’Italia assolata, sensuale e terribilmente “latina”. Un incontro, quello Nord-Sud, biondo-bruno, corteggiamento-disinibizione, che ha creato famiglie, ha fatto nascere ristoranti, pensioni e bed and breakfast, mettendo le ali all’economia della zona. Ma soprattutto un incontro che ha dato vita a un immaginario collettivo che resiste ancora oggi, attivato come fu da racconti presto sconfinanti nel mito e dai film-commedia che di questo mito erano cantori entusiasti.
Con taglio leggero e ironico, Chiesa rivisita quegli anni attraverso le testimonianze dei protagonisti e l’apporto di svariati materiali documentari d’archivio, in una trama narrativa arricchita dal presente di quel passato, dalle immagini della Riviera oggi, dalle parole dei suoi protagonisti di un tempo.