Sinossi *:
Attraverso un montaggio di fotografie, inquadrature teatrali e documentarie, questo film narra una storia di amore, malattia e morte, ispirata dal romanzo autobiografico “Oltre l’azzurro” e dalle fotografie in bianco e nero di Cesare Bedognè. Come il libro sul quale si basa, il film sembra vagare liberamente nello spazio e nel tempo, cercando in questo di essere fedele al flusso diacronico e poetico delle memorie piuttosto che alla linearità artificiale della narrazione convenzionale. Lo spazio del film è dunque lo spazio della coscienza, un continuum che si dilata, in una delle ultime inquadrature, ad una onirica meditazione sulla morte.

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