Sinossi *: Una fermata dell’autobus, rumorosa poesia tra l’alba e la notte; realtà distinte che in quel punto si sfiorano: un frammento di mondo documentato dalla finestra di una stanza, contrasti fra interno-esterno, pubblico- privato, intimità-alterità, movimento-staticità. Corpi di passaggio in un non-luogo, ironia implicita della semplicità quotidiana. Trasportati tra sbarre, porte, finestrini, corpi e volti tra molti riflessi inducono a loro volta riflessioni, sul rapido passare e su due reclusioni, una al di qua e una al di là delle sbarre.
Rigorosamente documentario, presa diretta, solo ‘effetti reali’.