Sinossi *: Le Pietre di Venezia come area di confine, rifugio per il nostro spazio inconscio, mimesi, occasione per riflettere noi stessi. Si presentano come una cartografia fatta di solidi, che resistono, e di vuoti. Di impulsi e suoni. Le statue, a loro volta, poste sulle facciate, sembrano sentinelle smaterializzate, custodi di questo spazio interno, testimoni di ciņ che resta allo sgretolamento