Sinossi *:
Il conflitto afghano non è mai stato così tragico e feroce come in questi anni. Nonostante ciò è stato colpevolmente fatto scivolare nella categoria delle crisi dimenticate, quelle di cui non parla più nessuno.
Eppure le vittime civili sono al loro massimo storico; la produzione di oppio è da record, tra corruzione e brogli è andato in pezzi il modello democratico “esportato” dopo il 2001; il governo continua a perdere terreno a favore dei talebani; sul campo di battaglia c’è un nuovo protagonista: il braccio locale dell’Isis. La pace di cui si parla potrebbe persino peggiorare la situazione.
Il documentario di Nico Piro non esprime giudizi, non articola analisi geo-politiche, non sostiene tesi ideologiche ma prende posizione. Assume il punto di vista delle vittime e di chi lavora per curarle. Racconta la guerra vista dall’ospedale di Emergency a Kabul, racconta cosa accade durante una “mass casualty” quando al pronto soccorso arrivano decine e decine di feriti dopo un attentato o una battaglia, racconta cosa significhi per un paramedico vedere arrivare tra le vittime un proprio parente o così significhi passare giornate a rimettere insieme corpi fatti a brandelli da un’esplosione.
Il racconto non si limita alle corsie dell’ospedale, l’autore ci porta nei bazar di Kabul; allo stadio dove si gioca la finale di calcio; in una palestra riaperta da poco dopo un attacco suicida; ci porta in mezzo agli afghani che provano a vivere una vita normale pur sapendo che ogni giorno può essere l’ultimo, pur sapendo che potrebbero trovarsi sul pianale di un pick up – feriti – in una corsa folle per raggiungere l’ospedale di Emergency nel cuore della capitale.

Cast


Soggetto:
Nico Piro

Sceneggiatura:
Nico Piro

Musiche:
Virginia Guastella

Montaggio:
Martina Rafanelli

Fotografia:
Nico Piro

Produttore:
Nico Piro

Voce Narrante:
Nico Piro

Riprese:
Nico Piro

Grafica:
Giuseppe Formica

Color Grading:
Crescenzo Mazza

TRAILER

FOTO




Note:
Questo documentario è stato realizzato da Nico Piro con la formula dell’autoproduzione, grazie anche al contributo prestato da diversi professionisti del settore. Il documentario è stato donato ad Emergency come aiuto alla divulgazione del suo lavoro e alla raccolta fondi per finanziarne l’attività nel mondo.

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