Sinossi *:
Nel 2009 la Scuola Archeologica italiana ad Atene ha festeggiato cento anni di vita. In realtà gli archeologi italiani erano al lavoro in Grecia ben prima del 1909, soprattutto a Creta dove avevano effettuato ritrovamenti sensazionali.  Nel 1884 un giovane di 27 anni scopre, incise su una parete lapidea, le Leggi di Gortyna: il più antico corpus di leggi d’Europa. Il nome del giovane archeologo entra nella leggenda: si chiama Federico Halbherr.  Nato a Rovereto, tra le montagne del Trentino, Halbherr legherà la sua vita al mare, al sole e alla terra di Creta e di Libia, in un’attività instancabile di ricerca e studio.  A partire dall’estate del 1900 la Missione Archeologica Italiana di Creta avvia altri importantissimi campagne di scavo: il palazzo di Festòs e la villa di Haghia Triada, scavi che pongono le fondamenta degli studi della civiltà minoica.  L’istituzione della Scuola nel 1909 fu dunque quasi un atto dovuto, indispensabile per continuare e sostenere la ricerca scientifica e ovviamente per formare le nuove leve dell’archeologia italiana.  In cento anni di attività la Scuola ha ampliato grandemente il proprio raggio di azione, scavando a Lemno, a Rodi, a Coo, a Cefalonia, in Arcadia.  Oggi la Scuola è un punto di riferimento imprescindibile nella cooperazione scientifica tra Italia e Grecia e punta di diamante della archeologia mondiale.



ULTIME NOTIZIE